È una delle serie tv più seguite, soprattutto dai giovani. Di più: come evidenziato dalla direttrice di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati, nel corso della conferenza stampa di presentazione della quarta stagione, è un fenomeno: “Mare fuori”, un fenomeno televisivo dai grandi numeri, che ha mostrato la forza delle visione streaming tra i giovani, ma anche la trasversalità di un’offerta sinergica che passa dalla piattaforma alla televisione, mantenendo, appunto, la stessa forza. Grandi numeri, ma anche internazionalità: attualmente, le prime serie stono state vendute a Paesi europei, mentre si sta trattando con 4 Paesi per un adattamento. Tra questi – ha affermato Roberto Sessa, produttore con Picomedia – gli Stati Uniti, con un importantissimo studio americano, ma non si tratta di Hbo.
Si presenta, dunque, così, la quarta stagione di “Mare fuori”, diretta da Ivan Silvestrini e in onda in prima serata su Rai 2 dal 14 febbraio – mentre i primi 6 episodi saranno disponibili dal 1° febbraio su RaiPlay e l’intero box set dal 14 febbraio -, ad un anno di distanza dalla fine della terza, con tempi produttivi non consueti per l’Italia: e Sessa annuncia che la tempistica sarà simile anche per la quinta (ma è confermata anche la sesta), con l’impegno a farla uscire nel febbraio 2025, oltre a confermare anche l’idea di un film (ma, “prima viene la serie”), mentre nei teatri si sta portando in scena il musical, che vede impegnati alcuni giovani del cast (e lo stesso produttore parla di “palestra importante per i ragazzi”).
Quarta stagione, dunque, tra conferme nel cast e new entry: Massimiliano Caiazzo, Maria Esposito, Matteo Paolillo, Domenico Cuomo (che hanno spiegato, in conferenza stampa, le evoluzioni dei loro personaggi), Artem, Kyshan Claire Wilson, Clara Soccini, Clotilde Esposito, Giovanna Sannino, Yeva Sai, Alessandro Orrei, Giuseppe Pirozzi, Salahudin Tijani Imrana, Luca Varone, Francesco Panarella, Antonio D’Aquino, Ludovica Coscione.
E gli adulti, che gravitano attorno alle vite di questi ragazzi, interpretati da un gruppo di attori di livello, molti dei quali impegnati tra teatro, cinema e tv: da Carmine Recano a Lucrezia Guidone, a Vincenzo Ferrera, ad Antonia Truppo.
Storie che proseguono, con scelte da affrontare: Rosa, Carmine, Mimmo, Kubra, Dobermann, Cucciolo e Micciarella “messi faccia a faccia con le loro più intime paure e con l’unico sostegno degli amici con cui scelgono di navigare”, mentre “Pino, Edoardo, Cardiotrap, Giulia e Silvia vivono ancora, nel bene e nel male, il peso di legami familiari capaci di condizionare la loro vita”.
Nei primi episodi, viene evidenziato dalla stampa, si avvertono toni più comedy e melò rispetto alle serie precedenti, aspetti che vengono confermati dagli autori, così come l’aspetto delle backstories, che continueranno, poichè fanno parte – viene rimarcato – di una struttura narrativa particolare che connota “Mare fuori”.
Infine, la replica alle polemiche e ai paragoni con Gomorra: Ferrera, pur ribadendo il rispetto per l’altra serie, afferma che “chi paragona Mare fuori a Gomorra, non ha mai visto questa serie”, mentre Sessa aggiunge che “Se le Poste Italiane hanno deciso di stampare un francobollo iconico che rappresenta Mare fuori, immagino abbiano in testa un messaggio un po’ diverso da quello che arrivava da Gomorra”.