Ancora un personaggio non consueto, per una storia altrettanto inusuale e che vedrà Lunetta Savino protagonista assoluta: sono le caratteristiche di “Libera”, la nuova serie tv, in onda per quattro serate dal 19 novembre su Raiuno, presentata questa mattina. La fiction, prodotta da Matteo Levi – 11 Marzo Film e Raifiction, e diretta da Gianluca Mazzella, vede accanto a Lunetta Savino (che interpeta il ruolo di una giudice integerrima che si troverà ad agire, parallelamente al suo lavoro, in una indagine personale condotta sul filo della legalità) Matteo Martari. Una coppia inedita di personaggi, diversissimi, ma che si troveranno a collaborare: proprio la loro coppia evidenzierà, con momenti divertenti ma anche drammatici, il mix di generi che costituisce un’altra delle caratteristiche di “Libera”, un po’ dramedy, un po’ family, con un tocco di giallo, ma anche una serie multigenerazionale e che coglie l’aspetto dell’affettività che riguarda giovani e meno giovani.
Proprio il mix tra generi viene sottolineato in conferenza stampa, a partire dal regista, cui fa eco la protagonista: “una novità assoluta, per me come attrice, il mix di generi – raro a trovarsi, anche nelle serie straniere e molto interessante, sia per noi attori, ma credo anche per gii spettatori – con la parte drammatica, quella divertente, del giallo, ma anche l’azione, che per me è assolutamente nuova”. E, naturalmente, c’è anche la parte legal, un genere che, aggiunge Savino, “mi affascina anche da spettatrice, sono una divoratrice di serie legal, quindi starci dentro mi sembra il massimo”. Ma, a proposito di serie legal e di confronto tra questo nuovo personaggio e quello di Marina Battaglia, precisa: “sono personaggi molto diversi. Con Marina Battaglia mi sono divertita moltissimo, è una donna fantastica, ma che si muove con molta spregiudicatezza, Libera è invece una giudice molto diversa, caratterialmente e per la storia che viene raccontata”. Una storia, ambientata a Trieste, che vede al centro, appunto, Libera Orlando, una giudice integerrima che si unisce a un criminale da strapazzo – interpretato da Martari – per compiere un’indagine segreta sulla scomparsa della figlia, avvenuta quindici anni prima. Porterà avanti, dunque, una doppia vita per non insospettire colleghi, parenti e, in particolare, sua nipote, rimasta orfana di Bianca, la figlia di Libera. “Questo personaggio – dichiara ancora Lunetta Savino – mi fa pensare ad una sorta di Ulisse in gonnella, una che affronta contemporaneamente delle sfide faticose. Questo mi ha dato una possibilità bellissima come attrice, quella di passare da un registro all’altro”.
Matteo Martari, reduce dal successo di “Brennero”, sottolinea come il suo personaggio sia differente dai precedenti da lui interpretati, divisi tra luci ed ombre, perchè, benchè il personaggio di Pietro porti “con sè un dramma, il suo approccio scoordinato alla vita, il suo modo di essere incapace di aderire alle regole della società, lo rendono diverso”. Ed evidenzia poi il divertente rapporto che si instaura tra i due protagonisti, come rimarca anche Lunetta Savino. Sfaccettato appare anche Ettore Rizzo – cui dà vita Gioele Dix -, magistrato che corteggerà Libera: “un personaggio un po’ complicato – afferma l’attore -, che ha una zona oscura, appunto complicata da rendere, ma è solare. Un magistrato di esperienza, che ha affrontato il suo mestiere con impegno e che, come Libera, cerca la giustizia, l’equità. Questa fiction è scritta con grande equilibrio, la parte umana è ben miscelata con la parte istituzionale, abbiamo costruito dei personaggi credibili”. Un altro aspetto che Gioele Dix tiene a rimarcare è anche “la parte sentimentale tra due persone non più giovanissime e quindi si affronta anche il tema di una relazione tra due persone che di storie ne hanno già avute”.
“E’ un privilegio poter costruire una serie avendo già in mente la protagonista, chi la interpreta”, ha sottolineato Mauro Casiraghi, sceneggiatore insieme ad Eleonora Fiorini. Oltre ai già citati Savino, Martari e Dix, nel cast anche Claudio Bigagli, nel ruolo dell’ex marito di Libera nonché vicequestore, Monica Dugo, che interpreta Isabella, la sorella di Libera, Roberto Citran, nei panni del presidente della sezione penale, e Daisy Pieropan, in quelli della nipote Clara, che ha rapporto strettissimo con la nonna. Proprio a questo proposito, la capostruttura di Raifiction, Anouk Andaloro, ha posto l’accento sull’aspetto multigenerazionale che caratterizza questa serie, ma che è anche, più in generale, “una strada che sta seguendo Rai Fiction. Credo che sia indispensabile lavorare su più target e penso che questa storia ce ne dia la possibilità, con una commistione di generi. Questo ci ha permesso soprattutto di andare a vedere – oltre la storia gialla – i rapporti che si instauravano tra nonna e zia con la nipote, i rapporti intragenerazionali, e indagare a tutte le età i rapporti sentimentali”.