Se la tv non dimentica i grandi del cinema.
Una domenica pomeriggio può capitare di imbattersi in un inedito film-documentario su Vittorio De Sica (nella foto): ricorre l’anniversario della scomparsa di uno dei più grandi maestri del cinema italiano ed internazionale, ma in tanti (parliamo sempre di tv) sembrano essersi dimenticati di questa data.
Tanti, tranne La7.
Che spesso sembra l’unica rete che non dimentica il grande cinema ed i suoi protagonisti. Anzi, a volte li fa scoprire ai più giovani o riscoprire ai meno giovani.
Che offre letture inedite dei personaggi, ne racconta sfaccettature. Insomma, tiene desta la memoria, rispetto a queste “pietre miliari” della nostra storia, non solo artistica.
E così, dopo De Sica (cui La7 ha dedicato un’intera settimana), un’altra domenica pomeriggio può capitare di imbattersi in un documentario che ricorda un altro grande, Pietro Germi. E la sera, di guardare “Signore e signori”, un classico, spesso dimenticato. Un’azione davvero meritoria, quella de “La valigia dei sogni”: una trasmissione che non è mai semplicemente celebrativa, ma che unisce originalità a narrazione, a memoria. Racconto, struttura filmica, documentario e struttura televisiva. Nonché, rapporto con il territorio (aspetto che, naturalmente, mi sta molto a cuore…vedi “Un set a sud”).
E soprattutto, programma film spesso dimenticati o che si ha paura di riproporre, perché il bianco e nero non va più di moda!
Insomma, fortuna che per recuperare la memoria artistica, televisiva, cinematografica o teatrale, attraverso il piccolo schermo (parliamo delle reti generaliste), ci resta la possibilità fornita da qualche spazio, come quello di Minoli, Cominciamo bene prima e, appunto, La valigia dei sogni.
Una certezza, per cinefili e non solo.