Il garbato – ma con poco ritmo e con tanti spunti interessanti non sviluppati – film di Raiuno, “Natale all’improvviso“, ha vinto la serata di ieri: ancora un successo, dunque, del cinema proposto dalle reti generaliste in prima serata. E non solo a Natale: già nelle scorse settimane si sono registrati risultati positivi – ad esempio, i film in prime time su Raitre – che fanno comprendere come ci sia una domanda di racconto (cinema e fiction) da parte degli spettatori, ingiustamente sottovalutata negli anni scorsi. Come scriviamo da tempo, perciò, si dovrebbe proseguire su questa linea, aumentando l’offerta di cinema in prima serata e arricchendola: ovvero, non utilizzare i film come strumento per colmare vuoti di palinsesto o per riempire prime seerate che si considerano già in partenza perse contro la concorrenza, nè riproporre commedie viste e straviste, ma arricchire l’offerta, con prime tv, ma anche riscoprendo la storia del cinema. Pensando, perchè no, a ripristinare quei cicli di film – dedicati ad un autore, un attore, un genere – che un tempo costituivano un appuntamento importante per il pubblico e che hanno formato generazioni di spettatori. E’ vero, oggi esistono le reti tematiche, oltre alle pay tv e internet, ma la funzione delle generaliste (visti gli ascolti) non è venuta meno ed il connubio cinema-tv resta ancora forte.
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Paola Abenavoli
Paola Abenavoli, giornalista, critica teatrale e cinematografica, studiosa di storia della tv. Autrice dei saggi “Un set a sud”, “Sud, si gira” (titolo anche del primo sito su sud e audiovisivo, da lei creato), e “Terre promosse”. Già componente del Consiglio superiore dello Spettacolo, fa parte di Associazione nazionale critici di teatro, Rete critica e Sindacato nazionale giornalisti cinematografici.