Una programmazione integrata che animerà praticamente ogni giorno il Politeama Siracusa di Reggio Calabria, dal 22 novembre fino a fine anno, tra cinema, teatro, musica e arte.
Non ancora la stagione teatrale, ma un insieme di iniziative, promosse da singole associazioni che gestiscono il Siracusa o che fanno parte del gruppo di partenariato. La stagione partirà nel 2013, ma questo insieme di appuntamenti darà il “la” ad un’innovativa produzione che si propone di rendere sempre più il Siracusa un luogo aperto alla città e di fornire momenti culturali anche inediti. E questa programmazione non poteva che essere dedicata a Renato Nicolini, scomparso lo scorso agosto e grande animatore e sostenitore del teatro, di cui nel 2012 era stato, insieme a Massimo Barilla, direttore artistico.
Nel suo ricordo, dunque, prende il via questa serie di iniziative, che si aprirà, giovedì 22 novembre, con la nuova rassegna del Circolo del cinema “Charlie Chaplin”. Quindi, dal 23 al 25, spazio alla musica con la quinta edizione di “Reggio in jazz”, con concerti di artisti internazionali e performance di musicisti reggini.
Dal 28 novembre, poi, prenderà il via un progetto teatrale portato avanti da Mana Chuma teatro, la compagnia guidata da Massimo Barilla, direttore artistico del settore prosa del Siracusa. In occasione dei 15 anni di attività, l’associazione realizzerà un progetto di teatro d’impegno civile, che vedrà la riproposizione dei più importanti spettacoli realizzati, a partire, proprio il 28 novembre e fino al 4 dicembre, da “Di terra e si sangue”, proseguendo, da febbraio, con “L’ultimo inganno/Un’altra Iliade”, “70voltesud” e “Il mondo offeso”. Le performance saranno precedute da incontri di preparazione con gli studenti e seguite da seminari aperti di confronto su contenuti, linguaggi e percorso artistico. Ma non solo: il tutto si inserisce, come si diceva, in un più ampio progetto che vedrà, a febbraio, la realizzazione, in collaborazione con i Dams di Cosenza e di Messina, di un convegno di studi sul teatro d’impegno civile e la nuova drammaturgia calabrese, alla presenza, tra gli altri, di Spiro Scimone, mentre tra marzo e aprile si svolgerà un seminario di drammaturgia applicata, dedicato a studenti e docenti delle scuole secondarie superiori della provincia reggina.
Il 30 novembre la programmazione del Siracusa prosegue con i venerdì letterari di “Storie di confine”: il primo appuntamento vedrà la presentazione del romanzo “Timira” (Einaudi), mentre il 7 dicembre sarà la volta di “Blocco 52” (Rubbettino). L’idea è comunque, come sottolineato da Barilla nel corso della conferenza stampa di presentazione delle iniziative (cui hanno preso parte anche il presidente del Chaplin, Claudio Scarpelli, il delegato dell’Università Mediterranea, Daniele Colistra, ed il direttore della sezione musica del Siracusa, Giacomo Farina) di fare diventare quello con i venerdì letterari un appuntamento fisso, anche coinvolgendo autori calabresi, come Mimmo Gangemi e Carmine Abate.
Ancora programmazione: il 10 dicembre di scena “Note nella memoria”, manifestazione con cui la Fondazione Italo Falcomatà celebra il proprio decennale.
Quindi, dal 13 dicembre, una delle nuove, e forse più innovative, iniziative: si tratta di “Confini. Arte visiva del Mediterraneo”, sistema biennale internazionale di mostre, performance, incontri, conferenze, proiezioni e stage, promosso dalla Fondazione Horcynus Orca con Reves Aisb (la più importante rete europea dell’economia sociale presente in 12 nazioni), Fondazione di Comunità di Messina, Associazione Mana Chuma, Circolo Chaplin e associazione culturale “Le rane”.
Confine inteso come termine che vuole unire, confine come momento di incontro, ripensando – sottolinea Scarpelli – alla spiaggia, luogo di incontro tra mare e terra, là dove nascono le cose. Questo il senso di questa iniziativa, programma finanziato nell’ambito del Por Calabria.
Si parte da “Confini della creazione. Cantieri d’arte contemporanea”, ovvero un percorso formativo destinato a giovani artisti e studenti, che sarà presentato il 13 dicembre. Poi, “Confini del segno”, con la performance artistica italo-tunisina ed una mostra congiunta di Agostino Ferrari e Nja Mahdaoui, che si svolgerà il 14 e 15. Gli artisti, in strada, sul Corso Garibaldi, realizzeranno un’opera di grandi dimensioni, mentre il 16 si inaugurerà l’esposizione di venti opere dei due autori. Dal 17 al 21 dicembre “Confini della visione. Festival internazionale della Video-Arte Mediterranea”, con una rassegna di opere di video-arte prodotte ad hoc.
Un momento, questo, che si intersecherà con il “Premio internazionale “Maurizio Grande”, promosso dal Circolo Chaplin, e che si svolgerà dal 18 al 20 dicembre: come di consueto, il circolo si fa promotore di un premio in ricordo del grande critico, docente e studioso di cinema, ma, oltre alla cerimonia di consegna, sono previsti incontri e proiezioni. Si parte, appunto, il 18, con la proiezione di “Corpo celeste” e “26 settembre 1970. Il cielo limpido”, mentre il 19 saranno proposti “Il gemello” di Vincenzo Marra e “L’intervallo”, alla presenza del regista Leonardo Di Costanzo, per finire il 20 con la proiezione del film “Pietà”, vincitore del Leone d’oro al festival di Venezia, la cerimonia di consegna del premio “Maurizio Grande” e, a seguire, “Amour” di Hanecke, premiato con la Palma d’oro a Cannes.