Ancora un’importante trasferta per il laboratorio teatrale dell’Università di Reggio, “Le Nozze”: il prossimo 25 marzo, infatti, sarà rappresentato al Teatro Quirino di Roma, nell’ambito della rassegna Autogestito Quirino, “Party Time e il linguaggio della montagna”. Due atti unici di Harold Pinter che saranno messi in scena dai giovani attori del laboratorio – con la regia di Marilù Prati, che è anche protagonista dello spettacolo, e Renato Nicolini – “senza intervallo, semplicemente girando la scenografia che da interno di una festa si trasformerà nell’esterno di una prigione”, spiegano i registi. “La crisi dello spazio pubblico origina dalla crisi del linguaggio, che Pinter ci mostra ridotto a maschera convenzionale, da cui solo per bagliori e frammenti emerge la verità”, aggiungono Nicolini e Prati. Ad affiancarli in questo progetto, Aldo Zucco, che cura le scene, mentre la drammaturgia delle luci è di Luigi Biondi, i video di scena di Giorgio Cannizzaro, i costumi di Milly Basile Rognetta e Simona Sicari, aiuto regista è Francesco Spinelli.
Una nuova trasferta, come si diceva, che segue quelle altrettanto importanti degli anni scorsi, dal Festival di Benevento alla Biennale di Venezia.
Ma durante la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo non può mancare anche un accenno alla situazione del Politeama Siracusa: di “Party Time e il linguaggio della montagna”, viene affermato dai due responsabili del Laboratorio, “era prevista un’anteprima il 18 marzo al Siracusa”, annullata perché “il teatro, nonostante gli sforzi di molti che ringraziamo, è tuttora chiuso. Ma non abbiamo rinunciato a batterci per restituirlo a Reggio”. Tra l’altro, aggiungono, in questo giorni si sta valutando anche l’ipotesi di costituzione di un consorzio, che coinvolga, oltre a Mediterranea Teatro, anche Spazioteatro, Officine Joniche, Franco Arcidiaco della casa editrice Città del Sole, i circoli del cinema “Chaplin” e “Zavattini”, ed alcuni gruppi musicali.