“Teatro, musica, danza escono duramente provati da questi due anni di pandemia: non sarà facile superare i problemi economici, anche perché il pubblico ha ancora difficoltà a ritrovarsi. Allo stesso tempo si è diffusa la consapevolezza che lo spettacolo “dal vivo” rappresenta un’esperienza centrale e insostituibile. È dunque fondamentale ripensare a forme adeguate di sostegno al settore da parte della pubblica amministrazione.
Ma cosa deve fare lo Stato e cosa compete alle Regioni? Il riparto delle competenze legislative e amministrative in materia di spettacolo dal vivo e le sue diverse declinazioni territoriali sarà al centro del pomeriggio di studio “Stato e Regioni nella promozione dello spettacolo dal vivo”, organizzato dalla Associazione Culturale Ateatro, con la collaborazione e il contributo alla riflessione da parte del Comune di Bologna e con la partecipazione della Regione-Emilia Romagna, lunedì 7 febbraio 2022 dalle ore 14, all’Auditorium Biagi presso Salaborsa, piazza del Nettuno 3, Bologna, in presenza e in streaming.
Un corretto rapporto Stato-Regioni è il presupposto per affrontare il tema cruciale degli squilibri territoriali, con le grandi differenze di opportunità fra nord, centro e sud, centri e periferie. Ed è un nodo ancora irrisolto nella prospettiva della legge quadro – il cosiddetto “Codice dello Spettacolo” – che ha ripreso il suo percorso in Parlamento. Vanno inserite in questo contesto anche le politiche culturali e sociali delle aree metropolitane, in fase di grande trasformazione: si tratta dunque di un tema assai attuale in una città come Bologna.
Nella prima parte del pomeriggio verranno presentati i risultati del gruppo di lavoro coordinato da Ateatro. A partire da un inquadramento dal punto di vista giuridico, verrà illustrata la ricerca sulle diverse legislazioni regionali, che fa emergere affinità e differenze nei diversi strumenti di programmazione e di consultazione, nelle funzioni degli enti locali, nelle modalità di sostegno alla produzione, alla distribuzione e ai luoghi della cultura, nei collegamenti con la normativa nazionale del Fondo Unico per lo Spettacolo.
Saranno presenti l’onorevole Alessandra Carbonaro, il senatore Roberto Rampi, il Sindaco del Comune di Bologna Matteo Lepore e la sua delegata per la cultura di Bologna e Città metropolitana Elena Di Gioia, Donatella Ferrante del Ministero della Cultura, Gianni Cottafavi per la Regione Emilia Romagna e la conferenza delle Regioni, l’avv. Giuseppe Albenzio e Antonio Taormina del Consiglio superiore dello spettacolo.
Presenta la ricerca il gruppo di lavoro di Ateatro, composto da Daniele Donati e Marina Caporale dell’Università di Bologna, Fabrizio Panozzo e Ilaria Foroni di Ca’Foscari, Andrea Cerri (Coordinamento imprese teatrali Liguria), Nicolas Ceruti (Esperienze teatrali di residenza), Luigi Marsano (i Teatrini di Napoli), Luca Mazzone (Teatro Libero di Palermo), Settimio Pisano (Scena Verticale di Castrovillari), Mimma Gallina, Oliviero Ponte di Pino, e Giulio Stumpo (Ateatro).
Partecipano Donatella Allegro (Amleta), Fabio Biondi (Arboreto Teatro Dimora di Mondaino45), Giorgia Boldrini (Comune di Bologna), Nicola Borghesi (Kepler), Paolo Cantù (i Teatri di Reggio Emilia), Francesca D’Ippolito (CReSCO), Lorenzo Donati (Altre Velocità), Filippo Fonsatti (Agis Federvivo), Patrizia Ghedini (ATER), Valter Malosti (Emilia RomagnaTeatro), Marcella Nonni (Ravenna Teatro), Antonio Rossa (SLC-CGIL).
L’incontro si svolgerà in presenza in presenza fino a esaurimento posti, con super green pass
(per prenotazioni: segreteria@ateatro.org) e in streaming sulla pagina facebook di Ateatro “