Parte da ottobre la nuova stagione di SpazioTeatro e, come di consueto, il primo atto è rappresentato dall’avvio dei laboratori teatrali, ormai punto fermo dell’attività di SpazioTeatro in città.
Quattro le proposte formative di quest’anno, che coprono tutte le fasce d’età a partire dai 7 anni.
Sarà la XV edizione del Laboratorio dell’attore, – dopo il successo dei saggi finali dello scorso anno, culminati con lo “Studio su Novecento” (nella foto) allestito presso il Museo dello Strumento Musicale – laboratorio dedicato ad allievi da 15 anni in su, condotto da Gaetano Tramontana insieme a Lorenzo Praticò e Valentina de Grazia, a dare il via ai corsi sin dal primo ottobre.
Novità assoluta è rappresentata dal LAB 11/14, dedicato appunto agli allievi dagli 11 ai 14 anni, ideato e condotto da Renata Falcone, un esordio di SpazioTeatro in questa fascia d’età.
E’ poi la volta dei giovanissimi tra i 7 e i 10 anni ai quali sono riservati 2 laboratori distinti: Palcogiochi, giunto alla V edizione e condotto da Anna Calarco insieme ad Andrea Foti, e Palcogiochi English Version, il laboratorio teatrale bilingue italiano-inglese ideato in collaborazione con l’Associazione Sunrise e condotto da Anna Calarco e Maria Antonietta Partinico.
Un menu quindi vasto, al quale si andranno ad aggiungere la rassegna di Teatro Ragazzi a partire da novembre e la storica stagione teatrale da gennaio 2016.
Da ottobre quindi si aprono ancora una volta le porte della Sala SpazioTeatro di Via S.Paolo per una nuova stagione, “fatta di impegno – si sottolinea in una nota – entusiasmo e tante idee nuove”.
“In realtà – afferma il direttore artistico Gaetano Tramontana – ogni anno è una ripartenza, una sorta di “ricomincio da tre” per citare un grande artista, e i 3 elementi che ci spingono a ripartire sono la nostra sala, mantenuta col sudore della fronte… e delle tasche; gli spettatori affezionati e gli allievi che ogni anno tornano con grande affetto portando con sé nuovi amici; il nostro entusiasmo e la voglia di mettersi sempre in gioco con nuove idee e nuove proposte.
Ci piacerebbe che intorno a noi anche la città si muovesse in tal senso, che nonostante gli scarsi fondi e le difficoltà attingesse a quello che di buono c’è, lo andasse a conoscere a fondo per valorizzarlo e darne giusto risalto; ma questo è un lavoro duro e servono obiettivi chiari e orizzonti di riferimento precisi ai quali mirare; e sembra che di tutto questo si intraveda poco in giro.”