Debutta sabato 9 marzo alle 21.00 – con replica domenica 10 alle 18.15 – alla Sala SpazioTeatro, nell’ambito della “bella stagione” organizzata da SpazioTeatro, ROCCU ‘U STORTU, scritto da Francesco Suriano, interpretato e diretto da Fulvio Cauteruccio, con le originali musiche di scena del Parto delle nuvole pesanti.
“Lo spettacolo è un produzione storica della Compagnia Krypton che ha imposto all’attenzione del pubblico e della stampa Fulvio Cauteruccio come attore e regista: nella stagione 2001-2002 è stato uno spettacolo “rivelazione”, rappresentato nei più importanti festival e in prestigiosi teatri con una tournee lunga tre anni.
A distanza di 11 anni dal debutto, Fulvio Cauteruccio, con una maggiore consapevolezza, decide di ridare voce e carne alla storia rabbiosa e coinvolgente del contadino calabrese Roccu, che va in guerra, la Prima Guerra Mondiale, per un pezzo di terra; una storia sempre attuale in un mondo che non impara dal tragico passato.
Ma Roccu è anche altro. E’ un bracciante che vive della raccolta d’olive, frutto che in Calabria gode di un religioso rispetto; è uno storico che racconta, in perfetto italiano, una terribile cronaca di guerra, una infame e ben documentata epopea.
E’ infine “u stortu”, lo scemo del villaggio, l’uomo che ha subito un danno e che ha urgenza di parlare. Lo fa attraverso un lungo assolo interiore fitto di proverbi, filastrocche e canzoni. Il racconto di uno spirito libero che compone un violento attacco all’ordine militare in guerra e al governo dei Savoia, rigenerando al tempo stesso il dialetto in un idioma assolutamente contemporaneo.
Pur essendo una produzione che di calabrese ha tanto – dall’autore all’interprete, fino al gruppo autore delle musiche – “Roccu ‘u stortu”, dopo 11 anni dal debutto e dopo aver viaggiato per tutta l’Italia, approda solo adesso a Reggio Calabria grazie alla stagione indipendente di SpazioTeatro.
Sempre sabato 9 alle 18.00, prosegue la rassegna di Teatro Ragazzi con “Parole e Sassi” interpretato da Renata Falcone con la regia di Letizia Quintavalla”.