#IlTeatroRiaccendeLaCittà: un hashtag che annuncia due importanti spettacoli, che saranno ospitati dal Teatro Umberto di Lamezia Terme, nell’ambito della dodicesima edizione della rassegna Ricrii, promossa dalla compagnia Scenari Visibili e diretta da Dario Natale.
Due appuntamenti di rilievo, si diceva: il primo dedicato a Danilo Dolci, l’altro costituito da uno spettacolo pluripremiato, portato in scena da una delle compagnie più interessanti degli ultimi anni, ovvero Punta Corsara.
“Digiunando davanti al mare – per un racconto su Danilo Dolci,” di Principio Attivo Teatro, scritto da Francesco Niccolini e interpretato da Giuseppe Semeraro, sarà proposto alle scuole medie e superiori il 9 febbraio, nella matinèe, e poi per tutto il pubblico alle 21. Un testo dedicato al poeta Dolci, la cui attività viene oggi portata avanti dal Centro per lo sviluppo creativo a lui intitolato, attività che sarà illustrata da uno dei figli di Dolci, Amico, nel corso di un’intervista realizzata da Valeria D’Agostino, responsabile della comunicazione di Scenari Visibili e blogger di Manifest.
“Danilo Dolci – afferma Giuseppe Semeraro – è stato un poeta, un educatore, un sociologo, un artista del fare. Ha lavorato in Sicilia dagli anni Cinquanta fino agli anni Novanta. Ci ha lasciato poesie, testi, domande ma soprattutto ci ha lasciato una scuola, una diga e un modo di lavorare al fianco della gente che è prima di tutto fare insieme. Un precursore di battaglie e progetti che dopo tanti anni conservano ancora una forza che io trovo necessaria per leggere e agire il nostro tempo. Un maestro che sfugge a qualsiasi etichetta di semplice intellettuale. Dal suo insegnamento e dalle sue innumerevoli tracce voglio partire e condividere un racconto. Il racconto di una vita che ci insegna molto su come un artista lavora al fianco di un territorio.”
In occasione della rappresentazione, sarà allestito, presso il teatro, un banchetto per l’esposizione di testi su Danilo Dolci, grazie alla collaborazione con il Sistema Bibliotecario Lametino, che ha collaborato con Scenari Visibili per la ricerca.

Grande appuntamento anche quello con “Hamlet Travestie”, in scena il primo marzo alle ore 18. Uno degli spettacoli di teatro contemporaneo più apprezzati della stagione e messo in scena da Punta Corsara, compagnia di Napoli che da anni sta portando avanti un lavoro di ricerca e di impegno. Punto di partenza è la “suggestione di Hamlet Travestie, riscrittura burlesque settecentesca di John Poole in cui la parodia ribadisce l’autorità” dell’originale shakespeariano, “passando per Don Fausto di Antonio Petito, lì dove invece l’Opera diventa vicenda matrice di altre vicende”, per arrivare ad una “famiglia napoletana a noi contemporanea, i Barilotto, in un quadro di sopravvivenza quotidiana: il lavoro, la casa, i debiti, i figli. Ognuno vincolato al legame con l’altro, in una stasi violenta in nome dell’unità. Dissociato, se ne sta Amleto, il figlio senza padre, ad alimentare un conflitto di dubbi e paure. Intorno a lui, la vicenda shakespeariana diventa il canovaccio di un’improbabile tragedia redentiva, una fallimentare distribuzione di ruoli e di pesi, in una famiglia fuori di sesto”.
Lo spettacolo – scritto da Emanuele Valenti e Gianni Vastarella – è nato nell’ambito del progetto Tfaddal promosso dal Teatro Franco Parenti per i 40 anni dall’Amleto di Testori.