Un teatro che riesce ad essere educativo; che riesce a divertire, con professionalità; che riesce ad avvicinare, con cura per gli aspetti formativi, gli spettatori più giovani all’arte: coglie nel segno “Riciclown”, primo dei tre spettacoli di SpazioTeatro Ragazzi (che verrà replicato anche il 3 dicembre), la rassegna che la compagnia teatrale reggina ha voluto dedicare ai più piccoli. Un ciclo di rappresentazioni aperto da uno spettacolo – per la regia di Gaetano Tramontana – all’insegna dell’educazione ambientale, ma anche del coinvolgimento dei giovani spettatori, in un “avvicinamento” al teatro che diviene naturale, divertente e “pensante”.
Un viaggio, dunque, nel teatro e nella cultura ambientale, attraverso il sorriso e l’abilità scenica di Mimmo Fiore, interprete del mago che insegna a recuperare i rifiuti attraverso la raccolta differenziata, e di Anna Calarco e Francesca Mesiano, le due ragazze costrette a vivere in una città grigia e buia finchè il mago non le trasforma in colorati clown, che sanno differenziare i rifiuti e rendere finalmente colorato il luogo in cui vivono.
Divertimento e creazione teatrale, si diceva: attraverso un testo ritmato e scorrevole, un dinamismo sottolineato anche dalle scelte musicali, un uso coinvolgente e sapiente delle videoproiezioni (curate da Antonio Melasi), e i costumi realizzati da Francesca Chiappetta e Marilena Barreca. Il tutto, lo ribadiamo, evidenziato dalla prova dei tre attori: da Fiore, con la sua abilità attoriale e la grande mimica che utilizza nel costruire un personaggio che sa parlare ad adulti e bambini; ad Anna Calarco, sognante bimba e clown divertente, dalla grande e coinvolgente espressività, così come Francesca Mesiano, che riesce ad arrivare con immediatezza allo spettatore.
Anche il messaggio arriva diretto: imparare, con un piccolo gesto, a rispettare l’ambiente. E se il messaggio arriva grazie alla forza del teatro e, con esso, arriva anche la magia delle luci, del racconto dal vivo, che entusiasma e sorprende i bimbi, restituendoci quelle immagini dei loro visi stupiti ed attratti da qualcosa di nuovo, allora il teatro si conferma ancora una volta nella grandezza di una forma d’arte che non perderà mai la sua forza.