Le note emozionanti di “Memory”, le coreografie e i costumi che trasportano in un universo magico, la musica eseguita dal vivo dall’orchestra, il fascino di uno dei musical più famosi di tutti i tempi, che ha innovato il genere e che da decenni conquista il pubblico di tutto il mondo: parliamo di “Cats”, la cui versione italiana, firmata da uno dei maggiori registi, produttori e adattatori di musical come Massimo Romeo Piparo, approderà con tre repliche – il 14 marzo, alle 21, e il 15 marzo, alle 17 e alle 21 – al Teatro Cilea di Reggio Calabria, all’interno della rassegna promossa dalla Polis Cultura. La tappa reggina si inserisce nell’ambito della nuova tournée dello spettacolo, che proseguirà in tutta Italia, per giungere infine l’8 maggio al Teatro Sistina di Roma.

Un evento, dunque, quello che porterà sul palco del teatro reggino una delle opere più interessanti, sia dal punto di vista musicale che della costruzione drammaturgica: un musical innovativo, che vede protagonista una colonia di “gatti umanizzati”, in un susseguirsi di balli e canzoni immortali, tra commedia, dramma e romanticismo, conducendoci in una Roma fantastica. Sì, perchè la versione italiana dell’opera originale che si basa su musiche di Sir Andrew Lloyd Webber e testi del Premio Nobel Thomas Stearns Eliot, è stata “la prima al mondo ad ottenere dall’autore l’autorizzazione ad essere ambientata a Roma, in una ipotetica e futuristica “discarica” di opere d’arte e di reperti archeologici, con il Colosseo sullo sfondo”. “E’ un’occasione – commenta Piparo – per ribadire ancora una volta a tutto il mondo la centralità culturale e artistica della Capitale italiana, della sua Storia e del fascino che può conferire a storie prettamente anglosassoni come questa dei gatti Jellicle narrati da T.S.Eliot. Lo spettacolo – continua il regista– è stato riadattato, restando come sempre fedelissimo alla partitura musicale e allo spirito voluto dai suoi creatori, e ha un’aderenza completa al gusto del pubblico italiano. I personaggi-gatti portano tutti uno stile e un carattere molto in linea con la nostra abitudine di interagire con questo animale-compagno di vita.”

Ed è così, dunque, che sul palco del Cilea rivivrà il fascino di uno degli spettacoli più amati della storia del musical, che a Broadway ha fatto registrare, fino al 2006, il record mondiale di repliche consecutive, restando ancora oggi tra i quattro più rappresentati della storia: in scena, dunque, per questa produzione della PeepArrow Entertainment in collaborazione con il Teatro Sistina – su licenza esclusiva The Really Useful Group, London -, un cast di livello, con oltre 30 artisti che diventeranno veri felini, con la magia di un trucco sorprendente, muovendosi su coreografie di Billy Mitchell, artista del West End londinese, attuale coreografo associato delle ultime produzioni di Webber, da “School of Rock” a “Cinderella”.

La storia di “Cats” vede riunirsi, in una speciale notte dell’anno, tutti i gatti del quartiere Jellicle, in occasione del Ballo Jellicle, durante il quale il loro capo Old Deuteronomy (Fabrizio Corucci), sceglierà chi di loro potrà rinascere a una nuova vita. Ma la festa felina è turbata da due eventi: il rapimento di Old Deuteronomy e l’apparizione di Grizabella (Giulia Fabbri), l’affascinante gatta-glamour che, dopo aver lasciato i Jellicle per esplorare il mondo, soffre l’esclusione e il rifiuto del branco e lancia il suo appello disperato e malinconico con il brano più famoso del musical, “Memory” (divenuto nel tempo un vero e proprio classico ed interpretato da oltre 150 artisti di fama mondiale, su cui svetta, con la sua indimenticabile versione, Barbra Streisand). Tanti altri sono, poi, i personaggi che popolano il musical, tra cui il vecchio Gus (Gianluca Pilla), un tempo celebre per la sua carriera di attore, e Rum Tum Tugger (Giorgio Adamo), che vuole sempre essere al centro dell’attenzione. E ancora, il geniale Munkustrap (Sergio Giacomelli), che mette il suo coraggio a disposizione di tutti i membri della tribù, Mr. Mistoffelees (Pierpaolo Scida), il gatto ‘in smoking’ capace di compiere strabilianti magie, Bustopher Jones (Jacopo Pelliccia, che interpreta anche il gatto Freccia Skimbleshanks), Macavity (Simone Nocerino) e l’inseparabile coppia Mungojerrie (Simone Ragozzino) e Rumpleteazer (Rossella Lubrino). E ancora, Gabriele Aulisio (Bill Bailey), Michele Balzano (Coricopat), Mario De Marzo (Macavity double), Simone Giovannini (Alonzo), Cristina La Gioia (Tantomile), Monica Lepistö (Victoria), Elga Martino (Jennyanydots), Viviana Salvo (Demeter), Natalia Scarpolini (Jellylorum), Alessandra Somma (Jemima), Rossana Vassallo (Bombalurina), Claudia Calesini (Cassandra), Luca Peluso (Quaxo).

Come si diceva, poi, un altro elemento importante è la musica eseguita dal vivo: a dirigere l’orchestra, nonchè ad occuparsi della programmazione dei suoni originali, è il Maestro Emanuele Friello, direttore di tutti i grandi successi firmati da Piparo, ma che vanta anche un’esperienza importante proprio nella produzione originale inglese. Infatti, Friello ha fatto parte dell’Orchestra originale di “Cats” nel West End londinese. Altri elementi fondamentali, le scene, curate da Teresa Caruso, anch’ella presenza stabile del team di Piparo da oltre dieci anni, come la costumista Cecilia Betona, che si occupa di un altro comparto importantissimo, per la trasformazione degli interpreti e per la resa di questo magico spettacolo.
Un’opera vista nel mondo da oltre 73 milioni di persone, in più di 300 città: prodotta da Cameron Mackintosh e dalla Società di Sir A.L.Webber, The Really Useful Group, “Cats”, dopo un anno di grandi successi nel West End londinese, debuttò a Broadway nel 1982. La trama si basa “sul libro di Thomas Stearns Eliot “Old Possum’s Book of Practical Cats” (Il libro dei gatti tuttofare), raccolta di stravaganti e divertenti poesie in cui i gatti sono i protagonisti. L’autore si sofferma sul comportamento e sulla psicologia felina, realizzando un vero e proprio amorevole omaggio ai gatti di tutti i tipi, da quelli giovani agli anziani, da quelli più allegri a quelli selvatici e aggressivi. Le poesie vennero scritte nel 1930 e firmate da Eliot con lo pseudonimo di “Old Possum” (Vecchio Opossum): perfette per un pubblico di grandi e piccoli lettori, furono poi pubblicate nel 1939, con la copertina illustrata da Eliot stesso”.