“La Babele di Eduardo” in scena al Politeama Siracusa: mentre si attende con fiducia una soluzione per evitare che il teatro chiuda, soluzione che potrebbe scaturire dal tavolo interistituzionale che la Provincia – dichiara Renato Nicolini, responsabile del Laboratorio teatrale universtario “Le nozze”, insieme a Marilù Prati – ha promesso di convocare, il palcoscenico si apre nuovamente, testimoniando ancora una volta – è stato rimarcato – come questa struttura sia e possa ulteriormente divenire un punto di riferimento culturale per la città.
La conferenza stampa di presentazione dello spettacolo che andrà in scena il 17 dicembre, nell’ambito della rassegna “Calabria Palcoscenico” è stata, dunque, anche un’occasione per tornare sulla questione relativa al futuro del teatro, parlando appunto dei progetti che si intendono portare avanti, dell’impegno delle istituzioni a verificare possibilità di soluzione, dei privati, come l’editore Franco Arcidiaco. “Potremmo costituire il primo caso in cui si uniscono con successo pubblico e privato”, auspica Nicolini.
Per poi parlare di questo nuovo appuntamento che vedrà protagonisti i giovani del laboratorio teatrale ed il teatro stesso. “La Babele di Eduardo”, evidenzia Marilù Prati, è uno dei quattro spettacoli scelti nell’ambito dell’iniziativa regionale di Calabria Palcoscenico. Questa produzione nasce come seconda parte del lavoro sul teatro eduardiano, già iniziato a maggio 2009, e che si intende concludere al Napoli Teatro Festival.
“E’ un lavoro sui dialetti – afferma la Prati – minimalista, nato lavorando sugli attori, sui diversi dialetti di ognuno di loro. E sono emerse delle sfaccettature interessanti”. Uno spettacolo molto simbolico, lo definisce Nicolini, autore di questa “antologia eduardiana” che verrà proposta: l’attenzione, anche attraverso il linguaggio, all’altro da sé. E poi il tema del tempo, dei ritmi della giornata, scanditi dalle diverse scene tratte da quattro tra le più note opere di Eduardo.