Innesti Contemporanei, il festival di teatro e arti performative ideato da Nastro di Möbius, con la direzione artistica di Saverio Tavano, in partenariato con il Comune di Squillace e con il sostegno della Regione Calabria, dal 27 al 30 luglio animerà le principali vie di Squillace. Anche quest’anno, si conferma quartier generale del Festival il Castello Normanno.
“Innesti Contemporanei nasce con l’intento di “innestare” sul territorio una nuova realtà culturale, che possa nel tempo diventare un appuntamento fisso d’interesse culturale e turistico. Per la seconda edizione il cartellone si arricchisce di appuntamenti con una programmazione artistica che spazia da spettacoli a workshop, da installazioni site specific a mostre e a concerti”.
Ad aprire il festival sarà il Teatro della Maruca, con Bollari, di e con Carlo Gallo. “Lo spettacolo narra la contesa di mare tra due anziani pescatori e le vicissitudini di quella che fu la “Cecella”, il miglior peschereccio dello Jonio, negli anni del fascismo fino alle porte della seconda guerra mondiale. Tratto da racconti orali di anziani calabresi, Bollari è una storia di mare che si chiude sopra il deserto dei valori di un mondo travolto dal regime e dalla guerra”. A seguire, un’altra storia calabrese, quella di Rocco Gatto messa in scena da Nino Racco: Opera aperta. Chiude la prima serata di Innesti il Castello di Sancio Panza con Un uomo a metà, diretto da Roberto Bonaventura, spettacolo vincitore dell’ E45 Napoli Fringe Festival 2015. “Giuseppe, interpretato da Gianluca Cesale, lavora come rappresentante di articoli religiosi ed è fidanzato da sempre con Maria. Il giorno prima delle sue nozze scopre in maniera rocambolesca la propria sessualità”.
E ancora: la seconda seratà sarà aperta dalla compagnia reggina Scena Nuda, che porterà in scena Icaro. L’ultimo volo, lo spettacolo diretto da Filippo Gessi e interpretato da Luca Fiorino, che impersona con grande energia e presenza scenica un moderno Icaro, Vanni, sospeso tra realtà, sogno e ricordo. A seguire, i romani Timpano/Frosini. Daniele Timpano scrive, dirige e interpreta Dux in scatola.
Il terzo giorno si apre con Doppio legame della compagnia Retablo. “Lo spettacolo di Maria Piera Regoli e Turi Zinna è una testimonianza sorprendente costruita sui verbali del maxiprocesso alla mafia istruito nel 1986 da Giovanni Falcone”.
Quindi, uno dei maggiori protagonisti del teatro contemporaneo: Tino Caspanello presenterà Mari, premio speciale della giuria al Premio Riccione 2003. “Mari è quasi una partitura musicale nella struttura e nel suono delle parole accompagnate dal lento ritmo di un calmo mare notturno. Per scoprire di quale materia siamo fatti, un uomo invita la compagna a toccare il mare, quell’elemento che ha permesso loro di parlarsi. E quando la donna, arrivata là apparentemente per caso, comincia ad avvicinarsi all’uomo che ama e che se ne sta solo a pensare sulla spiaggia, ecco che i due sciolgono finalmente i nodi che nessuna lingua potrà mai sciogliere, in parole che nessun suono potrà mai restituirci”.
L’ultima giornata di Innesti Contemporanei vede tra i protagonisti Scena Verticale, con lo spettacolo Và pensiero che io ancora ti copro le spalle, diretto e interpretato da Dario De Luca accompagnato, alle tastiere, da Paolo Chiaia. Il fortunato progetto musicale di Giuseppe Vincenzi, rinasce oggi remixato grazie alla complicità di Dario De Luca, che vede i due impegnati nel rinnovamento del genere teatro-canzone.
Chiude il cartellone degli spettacoli Angelo Colosimo con Bestie rare, la storia di un bambino che si trova catapultato in una situazione paradossale.
Il cartellone si arricchisce anche di eventi collaterali. Quattro laboratori intensivi: Richiami, un workshop sul corpo e la danza condotto da Lara Russo; Cantiere sensoriale, un laboratorio sulla ricerca dei sensi di un luogo specifico (in questo caso il
Castello e il borgo di Squillace) diretto da Emi Bianchi; uno sul metodo Linklater, condotto da Maria Grazia Bisurgi e un laboratorio per ragazzi diretto da Francesco Votano. Dedicato ai ragazzi anche lo spettacolo Il Pifferaio magico di TeatroP, in scena domenica 30 alle 19.00.
“Il Festival si pone l’obbiettivo non solo di crescita culturale e turistica dell’antico borgo medievale di Squillace, ma di diventare un luogo ideale per gli artisti, una sorta di residenza creativa in un autentico teatro a cielo aperto. Per questo Innesti ospiterà alcuni artisti per installazioni site specific: nel suggestivo spazio della piccola Chiesa di Santa Maria della Pietà, chiesa gotica risalente al XIII secolo, verrà ideata l’installazione di arte visiva a cura di Silvia Pujia e Maria Teresa Zingarello, mentre al Castello nel pomeriggio sarà possibile assistere alle performance sonore di Alessandro Rizzo e Mario Lino Stancati di Studiolo Laps, anche queste site specific.
In programma anche un incontro sulla drammaturgia del Sud e la mostra Skené, che vede l’esposizione delle foto di scena di Angelo Maggio”.