Si tratta di un ritorno per Antonio Villella, aka Willy the Clown, che sarà nuovamente all’Ex Convento di Belmonte Calabro per “Il gioco, l’ascolto, il clown”, il metodo di insegnamento sull’arte del clown che porta avanti dal 2015. Dal 24 al 31 maggio l’artista, sarà presente negli spazi per il secondo livello della residenza, che rientra nel ciclo di attività “Disabitate”: un invito a cambiare sguardo per recuperare un pensiero che sia favorevole al cambiamento, attraverso le pratiche e le residenze laboratoriali previste, iniziate a marzo e che andranno avanti fino all’autunno. Le attività del ciclo Disabitate sono organizzate da Stefano Cuzzocrea, direttore artistico di Ex Convento.spazio culturale.teatrino, progetto trasversale che ospita spettacoli, residenze creative e feste di comunità dal 2002.
«Il clown è una creatura straordinaria in grado di fare cose eccezionali, è un essere di un altro universo, attraversato da un’energia in costante metamorfosi, e in costante connessione con il pubblico, perché è con lui e per lui che crea il suo spettacolo. E’ un veicolo artistico che esplora la complessità cosmica dell’esistenza umana» dice Antonio Villella, la cui proposta didattica si muove sull’impronta di Philippe Hottier, attore storico del Théâtre du Soleil.
Il metodo dal nome “Il gioco l’ascolto il clown” è strutturato in tre diversi livelli. Il primo, che Willy the Clown ha svolto lo scorso anno all’Ex Convento, approfondisce la dinamica clownesca. Il secondo andrà verso la scoperta del clown, e il terzo, che si svolgerà dal 24 al 29 giugno sempre presso l’Ex Convento, sarà caratterizzato da un metodo per la messa in scena. Ogni livello presenta delle sue caratteristiche specifiche con obiettivi diversi, ma tutti e tre hanno al centro una riflessione sull’essere umano e la scoperta del linguaggio clown. «In questo secondo livello materializzeremo, attraverso una manifestazione energetica, una storia che racconterò, e che sarà il filo rosso che ci porterà alla scoperta del clown. La storia consiste in una narrazione mitica sull’origine cosmica del clown e rappresenta il punto di partenza, e anche il dispositivo drammaturgico, dell’intero percorso di insegnamento» dice ancora Villella, fondatore nel 2008 della compagnia Crab Teatro di Torino, della quale fa ancora parte.
Willy the Clown, che ha portato i suoi spettacoli in Italia, Svizzera, Austria, Spagna, Francia, Germania, Uruguay, Brasile, Israele, dal 2013 al 2017 ha gestito il Torino Fringe Festival come Responsabile della Formazione, e dal 2013 al 2014 ha gestito il Teatro Eugenio Fassino creando il progetto Teatro Abitato con PCM e O.P.S. Dal 2015, oltre 150 allievi si sono formati attraverso il metodo Il Gioco, l’Ascolto, il Clown. Tra le prossime date a Ex Convento ci saranno “Suono Libera Tutt*”, laboratorio permanente a cura di Christian Ferlaino, il 2, 15, 30 giugno e il 13 e 14 luglio; e “Cantare nei luoghi è fare radici”, dal 3 al 7 luglio, a cura di Anna Maria Civico. Inoltre il 15 giugno, nel centro storico di Cosenza, in collaborazione con il neonato Cine Teatro Universal, verrà presentato lo spettacolo itinerante “Just Walking” di Campsirago Residenza.
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