Un progetto interamente reggino, che unisce un attore e regista reggino, Gaetano Tramontana, uno scrittore reggino, Domenico Loddo, una casa editrice reggina, Città del sole, un musicista reggino, Giampiero Locatelli.
Tutti uniti per dare vita a “Esercizi Materiali”, il nuovo spettacolo che propone Spazioteatro e che debutterà giovedì 16 dicembre , alle ore 21, al Teatro Odeon di Reggio Calabria.
“Esercizi materiali unisce esperienze diverse – letterarie, musicali, teatrali, editoriali – nate e cresciute nel medesimo humus reggino ma che sin da subito hanno cercato un confronto con culture altre; in qualche maniera la pièce prova a essere la sintesi di percorsi diversi compiuti da artisti della generazione dei 30-40 anni, e prova a farlo confrontandosi con storie universali, slegate dal particolarismo territoriale ma che – appunto per la loro visione che vuole essere più profonda – anche del territorio di nascita parlano, della ricerca e degli orizzonti di chi ha scelto di esserne figlio”.
Uno spettacolo tra musica e narrazione e che mette in scena 7 racconti scritti da Domenico Loddo, tratti appunto dalla raccolta “Esercizi materiali – Letture per sale da tè, d’attesa e da bagno”, edita proprio da Città del sole.
Interprete e regista, come detto, è Gaetano Tramontana, mentre le musiche sono del citato Locatelli, che le eseguirà al piano e alle tastiere, accompagnato da Carmelo Coglitore al sax e da Claudio Bagnato alla batteria, vibrafono e chitarra.
“Dopo tanti esercizi spirituali, è giunto il tempo di esercitare la materia, per arrivare a ciò che è in alto con ciò che abbiamo in basso. Bisogna edificare palestre per lo spirito, e chiese per il corpo. Perché questa è un’epoca confusa, che confonde chi tenta di capirla, e molto di meno chi tenta di non capirla. Questo scritto è una modesta bussola di carta, che non serve per ritrovarsi nel caos dell’esistere, ma solo per perdersi dentro definitivamente”.
Racconti surreali, giochi linguistici, fantasie ai limiti del drammatico e feroci sarcasmi. Letteratura, storia, religione, amore, miseria e tristezza negli scritti di Domenico Loddo. Un genio insospettato, poliedrico, colto, amante delle immagini e delle parole, e del loro folle intreccio.
“Esercizi materiali – si legge nelle note di regia – rappresenta l’incontro fra narrazione e musica, fra i racconti di un autore contemporaneo e le creazioni musicali di un compositore ispirato da sonorità jazz. Entrambi reggini ed entrambi giovani, i due autori si incontrano tramite la selezione e la narrazione di Gaetano Tramontana, che prova ad unire i due mondi – letterario e musicale – creando insieme ai musicisti in scena un lavoro al confine tra teatro e musica. 7 racconti che si susseguono intersecandosi alle note dal vivo, narrando di fulminanti storie d’amore, piccole-grandi esistenze e quotidiane lotte alle nostre paure. Uno spettacolo insieme raffinato e vivace. Per la loro struttura questi racconti sono fulminanti: raramente più lunghi di due paginette; eppure dietro ai personaggi di Loddo, agli episodi narrati, si scorge il racconto di un’intera esistenza; il senso di una vita, di un’esperienza, illuminato da un aneddoto, da una frase, da uno sguardo. E poi, in questi suoi Esercizi, emerge una specie di raffigurazione mitica della contemporaneità, un’idea di “ultimi giorni dell’umanità” lontana da catastrofismi e apocalissi, bensì coniugata a un senso poetico della “fine inevitabile”, a un’ironia moderna che pone sempre al centro l’uomo, la sua lotta quotidiana per la sopravvivenza mai disgiunta dalla consapevolezza di quanto i nostri sforzi siano vani ma allo stesso tempo indispensabili per continuare a coltivare la speranza nei rapporti umani. Si ride con i racconti di Loddo? Sì, si ride di noi (quindi si sorride), dei nostri treni persi, del piccolo punto posto alla fine del nostro cammino, oscuro e luminoso insieme, secondo i semi che abbiamo lasciato per strada”.