Un appuntamento imprescindibile nel panorama teatrale contemporaneo: un appuntamento che riunisce in Calabria il meglio della nuova produzione, che mette a confronto i protagonisti della scena innovativa, attirando l’attenzione del pubblico e della critica nazionale. Un appuntamento che ha avuto la sua consacrazione quest’anno con il premio speciale Ubu, che ha attestato l’importanza di questa realtà. Parliamo di Primavera dei Teatri, il festival promosso da Scena Verticale, diretto da Saverio La Ruina e Dario De Luca, e giunto alla sua XI edizione. Dal 30 maggio al 5 giugno, Castrovillari diverrà, dunque, nuovamente il centro del teatro contemporaneo italiano, proponendo spettacoli che hanno come denominatore comune la qualità e rifuggendo, come sempre, l’intrattenimento commerciale.
Tante saranno le anteprime ed i nomi di rilievo che saranno ospitati tra il Teatro Sybaris, il Chiostro e la Sala 14 del Protoconvento.
Tra le prime, quella di “Mimmo Borrelli con S.E.P.S.A. _ Spettatori alle Esequie di Passeggeri Senz’Anima, dopo l’anteprima a Teatri della Legalità; I Sacchi di Sabbia presentano Essedice, tratto dal romanzo a fumetti autobiografico “S” di Gipi; Sergio Pierattini debutta con Il Gregario, ambientato durante il primo Giro d’Italia del dopoguerra nel ’46; Sapore di Sale, scritto e diretto da Luigi Saravo, racconta speranze e illusioni dell’Italia del boom economico; la compagnia Quellicherestano presenta il nuovo testo di Davide Carnevali, Variazioni sul modello di Kraepelin, che affronta il dramma dell’Alzhaimer, per la regia di Fabrizio Parenti; Perché il cane si mangia le ossa di Francesco Suriano, viaggio in una città immaginaria tra gli esclusi e gli ultimi con echi della tragedia della Thyssen Krupp; Doll is mine, monologo ispirato a due importanti romanzi della letteratura giapponese del ‘900, scritto da Katia Ippaso per Cinzia Villari e diretto da Lorenzo Profita”.
E ancora, l’evento speciale L’Italia s’è desta, di Stefano Massini, che anticipa le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, e la versione definitiva di La stanza di Harold Pinter nella messa in scena del Teatrino Giullare”.
Inoltre, spettacoli molto attesi, che già hanno riscosso successo e di compagnie emergenti: da quello di Fabrizio Gifuni (nella foto in alto), L’ingegner Gadda va alla guerra, con la regia di Giuseppe Bertolucci, all’intenso La Borto, di Saverio La Ruina, proseguendo con Dies Irae del Teatro Sotterraneo; La metamorfosi di Città di Ebla; Trattato dei Manichini di Teatropersona; Figli di un brutto Dio di Musella/Mazzarelli; Ammaliata della compagnia Divano Occidentale Orientale; La violenza di Giuseppe Fava messo in scena dal Carro di Tespi”.
Infine, anche quest’anno trova spazio l’aspetto della formazione, e con un nome importante come quello di Edoardo Erba, che terrà un workshop sulla drammaturgia.