Tornano le produzioni della Polis Cultura: quest’anno la trentaquattresima edizione del festival estivo Catonateatro proporrà un’opera prodotta dalla Polis Cultura, dopo i successi degli anni scorsi (Filomena e Colapesce, L’Amorosa favola di Glauco e Scilla, Di Pentidattilo storia e leggenda e tanti altri). Mentre, dunque, la stagione invernale “Le Maschere e i Volti” al Teatro Cilea di Reggio Calabria volge al termine (il 15 aprile è atteso Goran Bregovic in concerto, mentre il 24 sarà in scena il musical Peter Pan, di Edoardo Bennato), si guarda già al programma della prossima estate e a questa novità, firmata da Walter Manfrè: il regista, già direttore artistico di Catonateatro, proporrà, infatti, lo spettacolo Cavalleria Rusticana. “Questo progetto teatrale – afferma Manfrè – nasce dalla volontà di coniugare la poesia di una delle più famose opere della produzione letteraria europea del 1900, Cavalleria rusticana, parto di quel genio della nostra letteratura che fu Giovanni Verga, con quella che è considerata una delle più straordinarie composizioni del melodramma italiano cui l’altro genio, quello di Mascagni, conferì un crisma di eterna universalità. Il testo verghiano, archetipo nel panorama dei racconti che ci introducono nei meandri delle passioni umane, alla luce della musica di Mascagni, si eleva quasi miracolosamente nell’empireo dell’Arte pura e lì sembra cristallizzarsi trovando la sua piena sintesi”.
“Ma quando il percorso creativo sembra concluso – continua Manfrè – ecco che il capolavoro si anima ai nostri occhi ed improvvisamente la storia si fa strumento di indagine spingendoci nel vortice di una appassionata indagine psichiatrica che, con la sua freddezza, ci riconduce al punto di partenza : la vicenda di Santuzza e Turiddu altro non è che un comunissimo e gelido fatto di cronaca. La commistione dei vari elementi attraverso i quali il racconto può essere letto ci sembra possa regalare, alla nostra operazione, anche la possibilità di creare un clima emozionale che dovrebbe conferire allo spettacolo un motivo di coinvolgimento totale del pubblico. All’inizio dello studio del progetto, secondo le nostre intenzioni, lo spettacolo avrebbe dovuto essere, a tutti i livelli, sostenuto da una produzione di ampio respiro con strutture scenografiche di forte impatto spettacolare, sui canoni di quelli indicati dalle migliori produzioni liriche. E questo rimane. Inoltre, poiché la prima parte, quella di impianto realistico, sarà realizzata secondo tradizione, si renderà necessario popolare la scena, senza risparmio di figurazioni e figurazioni speciali, con dovizia di particolari (costumi e luci) che immergano lo spettatore in un sogno simile a quello che il melodramma realizza per amanti di quel genere”. Per quanto riguarda gli attori, Manfrè sottolinea la scelta di fare “riferimento alle nostre prime produzioni a vocazione decisamente meridionale, si basavano su attori del territorio, alcuni anche molto giovani. Tutti i maggiori Teatri di produzione italiani del resto hanno giustamente cambiato politica puntando sui giovani, questo discorso noi lo abbiamo sperimentato di persona con la stagione in corso al Teatro Cilea, penso ad esempio al grande allestimento Shakespeare in Love del Teatro Brancaccio che abbiamo ospitato in Dicembre, ma anche a tanti altri di questi ultimi tempi”.
“Volendo la produzione aprire un dialogo con forze nuove del teatro italiano”, la Polis ha, dunque, deciso di indire una serie di provini aperti ad attori professionisti dai 18 ai 40 anni, ambosessi, che si svolgeranno presso il Teatro Cilea di Reggio Calabria l’11 maggio. Per tutte le altre informazioni è a disposizione la mail della produzione, info@catonateatro.it.