La musica e l’impegno di Bob Geldof (nella foto a lato) e il fascino di Riccardo Scamarcio hanno caratterizzato le serate conclusive del Reggio Film Fest.
Giovani in attesa dell’attore già qualche ora prima del suo arrivo a Reggio, per uno Scamarcio ancora una volta concreto, arguto. Nei suoi interventi e nelle sue riflessioni nel corso della conferenza stampa, soffermandosi sulla sua visione rispetto a questioni sociali che interessano tutti, ma anche parlando di cinema e dei modelli interpretativi ai quali si ispira. Insomma, un artista davvero a trecentosessanta gradi, un ragazzo determinato e attento, quello che si è visto in riva allo Stretto.

Altra presenza che ha catalizzato l’attenzione è stata quella di Geldof: che, oltre al suo impegno sociale, a Reggio ha espresso una grande carica musicale. A 58 anni e mezzo (questo anche il titolo del suo nuovo album), l’artista che ha creato il Live Aid ha dato prova di originalità espressiva e forza scenica, insieme alla sua band. E le standing ovation del pubblico reggino le ha certamente meritate. Sia da parte dei giovani, ma anche di quei quarantenni che, oltre che nella musica, si sono riconosciuti nelle immagini di quello storico concerto, proiettate durante la serata, tornando un po’ indietro in quegli anni ’80 in cui la musica aveva un sapore ed una forza forse unici.
(Di seguito altre immagini della sesta edizione del Film Fest)




