Al via “Jazz & Vento a Cortale”: la sedicesima edizione, che si avvale della direzione artistica di Franco Suppa ed il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cortale, si svolgerà il 5 e 6 agosto, ma, come consuetudine, sarà preceduta il 4 da un “Canto lirico propiziatorio a Eolo“, un vero e proprio happening ideato dal direttore artistico Suppa, che mira ad ingraziarsi l’elemento naturale che è una delle caratteristiche di quel circondario. L’evento si svolgerà a partire dalle ore 19, presso i giardini Renilin (etichetta discografica di Antonio Notaro), con una processione pagana che procederà al tramonto verso Borgo S.Nicola, nella parte bassa di Cortale.
“Lungo il breve percorso – sottolinea Suppa – musicisti e cantanti si uniranno con liriche appropriate e coerenti alla narrazione di Pino Vitaliano, che curerà i dialoghi mitologici di cui saranno protagoniste alcune figure femminili ritenute fra i cardini della mitologia greca. Il rito si concluderà con l’invocazione al Dio del vento, affinchè possa placare le sue furie e preservi Cortale almeno per le due serate principali del festival. I musicisti coinvolti – conclude – saranno Vittoria Pileggi (violino), Roberta Ferraro (flauto), Mimmo De Paola (contrabbasso) Giovanni Pietro Riga (sax tenore) quindi Tiziana Bertuca ed Alessia D’Andrea (voci) e me stesso alla tromba. Presenti anche cinque figuranti che rappresenteranno Atena, Penelope, Nausicaa, Circe e Calipso, ovvero le donne di Ulisse. I costumi saranno a cura di Orlando Cimino“.
Il giorno dopo invece il festival entrerà nel vivo con il doppio set dei Trace Elements, accreditati a Paolo Di Sabatino in veste elettrica, cui seguirà la souplesse acustica del Trio EGM, acronimo costituito da Peter Erskine, vera e propria icona del jazz mondiale che ha scritto pagine di storia musicale con i Weather Report, votato Miglior Batterista dell’Anno per dieci volte dai lettori del Modern Drummer Magazine, Eddie Gomez, leggendario contrabbassista e vincitore per due volte dei Grammy Awards e inamovibile colonna del trio di Bill Evans, il pianista Dado Moroni, da molto tempo sulle scene internazionali a rappresentare il jazz italiano al suo massimo livello ed anche per questo particolarmente stimato e richiesto dai colleghi americani.
Il 6 agosto, infine, una novità assoluta per l’Italia, rappresentata dai transalpini Dam’n Co: una formazione che può vantare delle notevoli individualità nei nomi di Swaeli M’Bappè (basso) e Tom Ibarra (chitarra) che formano, insieme a Damien Schmitt, una poderosa sezione ritmica, per questo quintetto completato da Nicholas Vella e Michel Lecocq. Il repertorio sarà quanto mai variegato ed aperto alle mille influenze che arrivano dai quartieri di Parigi dove i membri vivono stabilmente: pezzi in cui si potrà cantare, ma anche ballare e danzare in cui ci sarà spazio per folgoranti improvvisazioni, nel pieno rispetto della seminale radice jazzistica.
La cornice sarà quella di Piazza Cefaly, nel pieno centro storico, ad ingresso gratuito ed inizio previsto per le ore 22, anche questa una tradizione del festival, riassunta dalle parole dell’Assessore alla Cultura di Cortale, Simona Papaleo: “Grande musica, grande jazz anche in questa edizione: si vuole dare continuità ad un evento culturale perché crediamo che la cultura debba essere il motore che porta al cambiamento. Siamo capaci, e lo dimostriamo, di fare cultura e di mostrare il volto buono della Calabria che può e deve affermare tutte le proprie potenzialità. Il festival è la prova che, se si vuole e ci si crede, la Calabria può veramente proporre offerte culturali di pregio e la presenza sempre maggiore di affluenza conferma l’apprezzamento della gente che torna nel nostro incontaminato centro storico sempre molto entusiasta”. A lei fa eco il direttore artistico Suppa: “Non è assolutamente facile, ma neanche poi così difficile, “pescare” nell’olimpo della musica. Questa sedicesima edizione sarà dedicata alle Corde e alle Percussioni, proprio come si faceva agli albori della storia della musica, con rispettivi super talenti e campioni consolidati da almeno mezzo secolo. Per quanto mi riguarda, sono orgoglioso di dirigere il Festival ideato e voluto sin dal lontano 1998, sono altrettanto onorato e grato all’assessore alla cultura e all’amministrazione tutta per la fiducia e la stima accordatami”.