Ottobre piovono libri: un appuntamento culturale nazionale ormai divenuto una piacevole tradizione. E che dovrebbe essere da stimolo per proseguire tutto l’anno nella direzione della promozione della lettura. Questa iniziativa costituisce sicuramente un momento in cui l’attenzione si sposta sui libri e sulla lettura. L’intento è lodevole e sono da sottolineare in particolare gli appuntamenti con i laboratori di scrittura, magari da estendere ulteriormente. Così come potrebbero essere interessanti percorsi mirati riguardanti la lettura, legati cioè a temi, supportandoli maggiormente con mostre, concorsi, legando più appuntamenti diversi. O anche la ripresa del momento espositivo.
Comunque, proprio in questa occasione, vengono in mente tante iniziative che potrebbero essere messe in cantiere per incentivare la lettura, per avvicinare soprattutto i giovani alla lettura. Ma anche per tenere aperti e vivi gli spazi esistenti (vedi biblioteche).
Un auspicio (ma credo che non sia solo il mio) è quello che un giorno si realizzi anche nelle città del sud un progetto, come esistono in varie città del nord – ad esempio Torino, con il Circolo dei lettori – che vedono riuniti in un unico spazio biblioteche, aree riservate ai convegni, iniziative per incentivare la lettura, laboratori di scrittura e chi più ne ha più ne metta.
Iniziative che anche nella nostra città esistono, ma spesso isolate, spesso frutto della determinazione dei singoli.
Ecco, forse uno dei problemi del mondo della cultura è anche quello della tendenza a non interagire tra gruppi culturali, ad agire da soli.
Dunque, tante iniziative potrebbero essere messe in atto, soprattutto unendo le forze. Non solo iniziative che richiederebbero grandi sforzi. Parlo di piccole azioni, che per il nostro territorio sarebbero già grandi: dedicate alle strutture esistenti, come le biblioteche, o creandone di nuove. Magari rivolte solo ai più piccoli, agli adolescenti, o alle zone periferiche.
In tanti diranno: “noi questo già lo facciamo”. Ma allargare queste proposte, magari pubblicizzandole maggiormente, potrebbe portare a quell’effetto domino, che forse in tanti auspicano, di diffusione della cultura.
Per questo, mi piacerebbe che su questo sito si aprisse un dibattito su questo argomento: anzi, che da qui potessero partire le proposte per una diffusione della cultura.
A cominciare da una: quella della biblioteca del teatro….seguiteci sul sito, basta guardare lo spazio a destra!
Share.
Facebook
Twitter
LinkedIn
Copia Link
Paola Abenavoli
Paola Abenavoli, giornalista, critica teatrale e cinematografica, studiosa di storia della tv. Autrice dei saggi “Un set a sud”, “Sud, si gira” (titolo anche del primo sito su sud e audiovisivo, da lei creato), e “Terre promosse”. Già componente del Consiglio superiore dello Spettacolo, fa parte di Associazione nazionale critici di teatro, Rete critica e Sindacato nazionale giornalisti cinematografici.