“Il dono dell’ascolto come atto di accoglienza verso il prossimo il fil rouge di “Rovistando nei miei silenzi”, ultima raccolta della scrittrice calabrese Rosanna Affronte, disponibile in librerie e store digitali per la collana “Nuove Voci”, edita da Gruppo Albatros Il Filo con la prefazione di Barbara Alberti.
Composto da dodici racconti e tredici poesie, il testo affronta a “gran voce” la valenza esperienziale del silenzio, non già assenza di comunicazione, ma modalità d’interazione autentica e profonda, integrazione di voci interne che si raggiungono e si riconoscono tramite il canale privilegiato dell’ascolto e della scrittura. Sì, perché soprattutto la scrittura può unire mondi lontani, persone e cose, oltre lo spazio fisico, ed accomunarli in quel dialogo sommesso tra anime che rappresenta la vera essenza della comunicazione umana. Così l’autrice, per sua natura persona poco loquace, portata ad utilizzare più il linguaggio dell’emozione che quello delle parole, offre al lettore l’opportunità di riflettere sui diversi significati del silenzio, in primo luogo quello che sancisce l’ascolto attivo dell’altro, consentendoci di entrare in contatto con la sua anima e “sentire con lui”. Un silenzio, quello dell’ascolto che genera empatia, ponendo le basi per un rapporto autentico e profondo.
In un contesto dominato dalle troppe parole, spesso dette a sproposito sui social, il testo di Rosanna Affronte diventa un’isola felice da raggiungere per ritrovare se stessi, e riconoscersi nei propri silenzi, anche quelli del passato; quelli che durante l’infanzia facevano da stimolo alle fantasie immaginative di mondi lontani, di universi da esplorare, capaci a mano a mano di diventare progetti di vita e sentieri verso l’autorealizzazione. Infatti è anche dall’autobiografia che l’autrice prende spunto per i suoi racconti, alcuni vissuti in prima persona, altri frutto di esperienza indiretta. Tutti però sul binario dell’empatia come parola d’ordine, sentimento privilegiato per entrare nel mondo dell’altro e reperire, nello spazio condiviso, anche il senso profondo del proprio essere nel mondo.
Uno degli approdi del silenzio come dialogo col sé profondo è quello della poesia, che in poche incisive parole racconta attimi o di intere stagioni della vita. Quella poesia che l’autrice condivide generosamente con i lettori e che diventa valore aggiunto del libro, capace così di offrire un’immersione nell’animo umano completa e profonda, sottolineandone la bellezza”.
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Paola Abenavoli
Paola Abenavoli, giornalista, critica teatrale e cinematografica, studiosa di storia della tv. Autrice dei saggi “Un set a sud”, “Sud, si gira” (titolo anche del primo sito su sud e audiovisivo, da lei creato), e “Terre promosse”. Già componente del Consiglio superiore dello Spettacolo, fa parte di Associazione nazionale critici di teatro, Rete critica e Sindacato nazionale giornalisti cinematografici.