Seguendo un volto: quello del libro.
Quello che esiste solo grazie al rapporto che il lettore costruisce con esso. Quello che scrittori under 40 riescono a “disegnare” con la loro passione e creatività. Quello che grandi autori ed esperti hanno sottolineato. Quello evidenziato da editori e librai. E, infine, quello osservato dai giovani, quei giovani volti che, con il loro sguardo attento e desideroso di apprendere, si sono accostati alla letteratura ed al dialogo con grandi nomi con un entusiasmo da “concerto rock”. Che fa ben sperare.
Ecco, una parola emerge: fiducia nel futuro del libro, della voglia di scoprire e di sapere. Che c’è ed è crescente.
Lo ha dimostrato, ancora una volta, la “tre giorni” del convegno sulla letteratura, l’ottavo promosso a Reggio Calabria dall’associazione “Pietre di scarto”: un insieme di emozioni che si sono susseguite, all’insegna della parola, del libro, della letteratura, appunto.
L’emozione di ascoltare giovani scrittori, di un incontro tra diverse storie, diversi percorsi, ma accomunati dallo stesso amore per la scrittura: Cristiano Cavina, Vins Gallico, Stefano Redaelli, Saverio Pazzano, protagonisti tra ironia, verità, concretezza, creatività, acume e poeticità.
Le parole con cui Antonio Spadaro ha descritto cosa è il libro, la sua “nascita” tra le mani del lettore.
Il viaggio nel mondo dell’editoria, il rapporto tra autori, editori, librari e, naturalmente, lettori. Punti di vista, storie che parlano di come un libro si crea e comincia a prendere forma.
E poi, l’emozione di quegli appuntamenti “tra i libri” (oltre a quelli nelle scuole e le presentazioni dei libri di Rosa Elisa Giangoia e di Andrea Monda): il reading ed i laboratori e gli incontri, nelle librerie reggine, aperte di sera. Momenti intensi, che hanno proposto un gusto nuovo del fare e recepire cultura, anche per la città.
Ancora: il fascino della scrittura di Flannery O’ Connor, che non lascia mai indifferenti, che scuote e rimane dentro il lettore, così come descritto dallo stesso Spadaro.
Infine, gli studenti, la loro forza, la loro voce, che si unisce, in un rimando di parole e concetti, a quella di Carlo Ossola. Dono, immaginazione, amicizia, responsabilità: parole su cui lo scrittore si è soffermato, consegnandone l’essenza ai ragazzi. E alla platea, che ha “assorbito” anche questo “messaggio”, prima di conoscere, dalla voce della presidente di “Pietre di scarto”, Tita Ferro – nel corso del suo intervento che ha concluso l’iniziativa, cui hanno preso parte anche Cecilia Pandolfi, Saverio Simonelli, Rachele Digilio e Stas Gawronski – il tema del convegno del prossimo anno, un convegno che sarà “al femminile”!