Una compagnia di giovani del sud, impegnati in uno spettacolo che prende le mosse dalla classicità, dall’epica, dal mito, e che intende puntare i riflettori su un territorio meridionale: insomma, un progetto che guarda sicuramente alle nostre radici, ma tutto proteso anche verso il futuro, verso la valorizzazione dei talenti e dei luoghi del sud.
Tutto questo, e molto di più, è “Palinuro, nocchiero di Enea”, il musical realizzato dalla Compagnia Artisti Cilentani, che ha appena concluso con successo la tournèe estiva – che ha visto anche un ciclo di spettacoli rappresentati in anteprima proprio a Palinuro, nello scenario dell’Antiquarium, nell’ambito della manifestazione Palinuro Myth Land – in attesa di tornare in scena in autunno.
Un successo nato dalla bravura degli interpreti, attori, cantanti e danzatori, e dei creatori di questo spettacolo, che recupera una figura poco nota dell’Eneide e, nello stesso tempo, la storia del territorio che da questo personaggio prende il nome, Palinuro. “L’idea dello spettacolo – affermano appunto gli organizzatori – è nata con l’intento di celebrare la tradizione storica e mitologica della figura di Palinuro e del promontorio che porta il suo nome, incastonato tra le spiagge dell’antica Lucania tirrena, noto fin dall’antichità per la sua incontrastata bellezza paesaggistica”. Palinuro è una figura poco celebrata in ambito artistico, sia teatrale che cinematografico: il nocchiero, amico di Enea, “generoso e leale verso i compagni, coraggioso e incurante del pericolo nelle situazioni più avverse, rappresenta l’eroe romantico per eccellenza”. La sua storia viene, dunque, narrata attraverso il musical, mettendo in scena gli avvenimenti che caratterizzano l’Eneide, dal libro I al libro IV, ma rielaborando storia e personaggi attraverso i miti locali. Tornando alla figura di Palinuro, ne viene evidenziato il suo legame forte con il mare, che ama contemplare e che gli porterà l’amore della sirena Kamarathon. Palinuro cadrà in mare per volere degli dei e, scambiato per un mostro marino dagli abitanti di Velia, morirà, ma il suo sacrificio consentirà ad Enea ed ai profughi troiani di arrivare sulle rive del Tevere, dove poi sorgerà Roma.
Il musical “Palinuro, nocchiero di Enea” tratteggia questa storia, ricca di emozioni, di sentimenti, attraverso l’utilizzo dei ritmi e degli strumenti propri del musical, a partire dalle note che includono echi mediterranei, che conferiscono un’ulteriore particolarità a questo spettacolo.
Che, oltre alla forza delle scene, della storia, ha dalla sua soprattutto la forza interpretativa e artistica dei 15 giovani che compongono il cast e che trasportano gli spettatori in questa vicenda, tra mito e universalità. A partire da Roberto Cavallaro (nella foto in apertura), attore e cantante dalla intensa voce, dall’Enea di Giuseppe Brancato, a Vincenzo Albano nel ruolo di Anchise, Giovanna Navarra in quello della sirena Kamarathon, Alina Di Polito in quello di Didone, Clelia La Porta in quello della Sibilla. E ancora Marco Mondì (Forbante), Vittorio Stasi (Achemenide), Alessandra Mondì (Agathe), Rosita Celenta (Andromaca), e i ballerini Sonia Mingo, Antonino Alvin Orefice, Marco Cardone, Melania Di Mari, Luigi D’Aiello.
Proprio il protagonista Roberto Cavallaro, a proposito di questo impegno afferma: “Portare in scena un musical carico di sentimenti e con un cast di professionisti provenienti da tutta Italia e avere il privilegio di vestire i panni del protagonista, mi ha onorato e arricchito umanamente e professionalmente, sia per la storia legata a questa figura mitologica, sia per i valori trasmessi nelle sue vicende. In questa tournèe estiva ho respirato emozioni prima, durante e dopo ogni spettacolo, ho percepito gli sguardi di un pubblico attento e coinvolto e ho potuto cogliere il sostegno e l’energia delle persone che hanno reso questa avventura ancora più avvincente”. “Tante erano le perplessità iniziali – aggiunge – che però hanno ceduto il passo alle certezze, alla voglia di trasmettere emozioni, perché questo è il segreto che rende magico il nostro mestiere. E poi il Cilento e i luoghi splendidi che rendono questa terra suggestiva e affascinante pervasa dal mito di Palinuro, che rivive in ogni roccia e che grazie agli Artisti Cilentani ritrova la giusta luce sulla scena”. Anche la regista, Alina Di Polito (che, come si diceva, ha vestito in scena i panni di Didone), sottolinea l’impegno ma pure la soddisfazione per il successo ottenuto: “E’ stato un lavoro impegnativo e piuttosto ricercato, a partire dalla fase di ideazione del testo e delle liriche fino al momento della messa in scena, ma la soddisfazione è stata grande perché tutti, gli autori, il cast e i tecnici, hanno dato davvero l’anima per la riuscita dello spettacolo”. Un cast giovane e talentuoso, impegnato in una tournèe che ha decretato il successo di questo spettacolo.
Spettacolo che, come si diceva, la Compagnia – nata nel 2004 e già affermatasi con una serie di opere, dal musical, al teatro-canzone – riprenderà il prossimo autunno, portando in tournèe “Palinuro” sia in Italia che all’estero.
E Roberto Cavallaro rivolge un invito ai lettori, “a seguirci nei prossimi lidi in cui approderemo, per farvi trasportare dalla nostra nave, in compagnia di un equipaggio che saprà regalarvi la più bella avventura mai raccontata”.