SpazioTeatro diventa anche quest’anno “La casa dei racconti”, per dare vita alla sua quindicesima stagione, all’insegna di novità e di spettacoli tra i migliori del panorama italiano, con una particolare attenzione agli artisti del sud ed al loro desiderio e capacità, appunto, di raccontare. C’è entusiasmo e voglia di fare, come di consueto, nel presentare la nuova stagione: ed al tavolo dei relatori, alla conferenza stampa svoltasi presso il Miramare riaperto per l’arte (ad introdurre l’incontro è stata Angela Pellicanò), oltre al direttore artistico di SpazioTeatro, Gaetano Tramontana, anche gli autori e gli artisti delle compagnie che saranno protagoniste della rassegna, all’insegna di una sinergia teatrale che si rinnova, come gli stessi ospiti hanno evidenziato, sottolineando anche il ruolo di SpazioTeatro nell’ambito culturale reggino.
Una sinergia che si rinnova, dunque: a partire da un gradito ritorno, come quello di Ernesto Orrico, interprete – insieme a Manolo Muoio – del testo di Vincenza Costantino “Jennu Brigannu”, che da anni riscuote successo in tutta Italia e che sarà proposto a Reggio (sempre presso la Sala SpazioTeatro di Via San Paolo) il 6 e 7 febbraio. Successo e riconoscimenti internazionali anche per lo spettacolo che aprirà la rassegna, il 9 e 10 gennaio, ovvero “84 gradini”, di Giuseppe Mortelliti (nato a Messina e che da 10 anni lavora a Roma), che con quest’opera ha conquistato il Premio Special Off al Roma Fringe Festival 2014 e l’Outstanding Solo Performance Award al San Diego Fringe Festival 2015.
Un avvio importante, dunque, per la stagione, che proseguirà, il 23 e 24 gennaio, con un altro ritorno, quello della Compagnia “Carichi sospesi”, che questa volta presenterà “Groppi d’amore nella scuraglia”, di Tiziano Scarpa, per la regia di Marco Caldiron. Un atteso debutto caratterizzerà l’appuntamento del 20 febbraio (con replica il giorno successivo): parliamo di “Un altro metro ancora”, il testo di Katia Colica che Gaetano Tramontana metterà in scena, come interprete e regista, con le musiche di Antonio Aprile. Un testo presentato proprio a SpazioTeatro lo scorso anno, anche attraverso una lettura scenica che aveva già fatto pregustare toni, argomenti e intensità del racconto.
Ancora un debutto, quello che sarà ospitato il 5 marzo (replica il 6): in scena “Quindicimila”, di Renata Falcone, selezione Premio Scenario 2015. Il palcoscenico della Sala di via San Paolo vedrà, infine, un’altra prima, una “prova inedita e coraggiosa” di giovani attori e autori, formatisi proprio al Laboratorio dell’attore di SpazioTeatro: il 19 e 20 marzo, infatti, la chiusura della stagione sarà affidata ad “Amare dolci cose”, scritto e diretto da Emanuele Modafferi ed interpretato da Andrea Foti e Vanessa Schiavone.
Insomma, un cartellone come sempre denso e vario; spettacoli cui si affianca, quest’anno, una novità: lo spazio di ingresso della sala ospiterà, infatti, in concomitanza con le date della stessa rassegna, delle mostre fotografiche, nell’ambito di una nuova iniziativa denominata “Linee d’entrata – Esposizioni fotografiche in parallelo”. Inaugurazione, l’8 gennaio, con le opere di Giovanna Catalano, finalista al concorso Portfolio Italia nel 2015 con il Progetto MuStruMu (Museo dello strumento musicale).