Nuovo appuntamento per la stagione teatrale “Le maschere e i volti”: di scena giovedì 2 febbraio, al “Cilea” di Reggio Calabria, un’artista intensa ed eclettica come Lina Sastri. L’attrice torna nella città dello Stretto con un classico, “La Lupa”, di Giovanni Verga, per la regia di Guglielmo Ferro, e con gli arrangiamenti musicali curati da un altro grande nome dello spettacolo italiano, Franco Battiato.
Lina Sastri nel ruolo, dunque, di Gna’ Pina (chiamata “La lupa” dalle paesane): “una donna quasi stregonesca e demoniaca con un’alta voracità sessuale che arriva ad adescare un giovanotto e riesce a convincerlo a sposare sua figlia solo per poterlo avere in casa con sé e poterlo sedurre in ogni momento”. Un personaggio, una donna “fatta di luci e ombre — afferma l’attrice — perché è generosa e al tempo stesso violenta e aggressiva, carnefice e al tempo stesso vittima. D’altro canto nell’opera stessa di Verga non c’è assoluzione o condanna del personaggio, il grande scrittore si limita a disegnare un mondo di sentimenti, ma soprattutto di convenzioni, rigide regole e pregiudizi. La sua Gnà Pina è sicuramente una persona che prende in mano il proprio destino”. “Realizzato in una prosa contemporanea pur rimanendo ancorata all’impianto linguistico originale, “La lupa” è un testo di grande fascino e forza dirompente”, proposto in questa edizione avvalendosi di un “impianto scenografico con lo sfondo di un giallo brillante e la consistenza granulare di un campo di grano in piena maturazione, da cui fuoriescono, di volta in volta, gli attori”. E poi le musiche di Massimiliano Pace, arrangiate da Franco Battiato, e impreziosite dalla voce della Sastri.