C’è grande attesa per il nuovo spettacolo di Saverio La Ruina: il pluripremiato attore, regista e drammaturgo della compagnia calabrese Scena Verticale debutterà, in prima nazionale, con “Polvere”, il prossimo 20 gennaio al Teatro Elfo Puccini di Milano (fino al 25), che gli dedicherà una personale, proponendo anche, fino al primo febbraio, due dei suoi spettacoli di maggiore successo, ovvero “Dissonorata” (dal 27 al 29), e “La Borto” (dal 30 gennaio al primo febbraio).
Si potrebbe parlare della proposta di una sorta di trilogia sulla donna, essendo infatti i tre spettacoli incentrati su temi che hanno per protagonista una donna e soprattutto la violenza, fisica e psichica, che subisce. Se i primi due erano monologhi in cui Saverio La Ruina impersonava un personaggio femminile e ne rendeva sulla scena sentimenti, sofferenze, sogni e speranze, attraverso un meticoloso studio su linguaggio e gestualità, in questo caso l’attore sarà invece in scena con Jo Lattari, che ha anche collaborato alla drammaturgia, per un “Dialogo tra uomo e donna” – come recita il sottotitolo – che però anche in questo caso rappresenterà un disagio e poi la nascita di un dramma: quella ‘polvere’ del titolo, quel prima della violenza, “che si solleva piano intorno alla donna, la circonda, la avvolge, ne mina le certezze, ne annienta la forza”.
“Non so – scrive La Ruina nelle note di regia – quanto c’entri il femminicidio con questo lavoro. Ma di sicuro c’entrano i rapporti di potere all’interno della coppia, di cui quasi ovunque si trovano tracce”.
E di sicuro c’è da aspettarsi un testo ricco di sensibilità, di impegno e di sapienza stilistica, ai quali La Ruina ci ha ormai abituato.