Motherless Brooklyn – La 14ma Festa del cinema di Roma si è appena aperta con il nuovo film da regista dell’attore americano Edward Norton. Tratto da un romanzo noir di Jonathan Lethem del 1999, “Motherless Brooklyn” ci riporta alle atmosfere fumose della New York degli anni ’50.
Il protagonista della vicenda è Lionel (lo stesso Norton, strepitoso), un detective pieno di tic (ha la sindrome di Tourette) che lavora con Frank Minna, il quale lo aveva tolto dall’orfanotrofio a cui era stato affidato da bambino dopo la morte della mamma.
Quando Minna (Bruce Willis) viene ucciso, Lionel si mette sulle tracce del caso che il suo capo stava seguendo, scoprendo un giro di corruzioni ad alto livello politico, molto più grande di lui. Il titolo è un gioco di parole (Brooklyn senza madre) dato dal fatto che gli abitanti del quartiere si sentono abbandonati dai politici e dalle loro promesse, ma anche perché Brooklyn è il soprannome che Minna dava al piccolo orfano.
E’ il periodo storico nel quale New York si allargava in orizzontale oltre che in verticale e il Norton regista rende credibilissimo il tutto, restituendo l’atmosfera di quell’epoca e dei migliori noir della storia del cinema grazie alla perfetta ambientazione, alla cura dei dettagli e soprattutto alla splendida colonna sonora che mescola Tom Yorke al jazz del tempo.
E se il Norton attore è superlativo come sempre, coadiuvato da un cast di prim’ordine, in cui – oltre al citato Willis – spiccano Bobby Cannavale, Alec Baldwin e soprattutto Willem Dafoe, il Norton regista è una sorpresa, pur non essendo alla sua prima prova.
Infatti riesce a tenere sempre alti ritmo e tensione e ha dei guizzi visivi che non ti aspetti (vedasi la scena in cui dopo aver fumato marijuana “galleggia” nell’acqua). E anche se c’è almeno un quarto d’ora di troppo (il film dura 2h e 20’) e alcuni snodi narrativi sono “telefonati”, siamo certi che questo noir vecchio stampo “alla Marlowe” non deluderà il pubblico. Il film esce in Italia il 7 novembre distribuito da Warner.
Francesco Arcudi