Quest’anno i Nastri d’argento (che saranno consegnati il 28 giugno a Taormina) guardano a sud: non solo sono tanti i film, candidati nelle varie categorie, che sono stati girati al sud, ma addirittura, nella categoria registi esordienti, tutti sono autori del sud e 5 su 6 hanno girato nel meridione. Un successo senza precedenti per un territorio che dimostra ancora una grande vitalità.
Ma andiamo per ordine: tra i candidati come miglior film, spicca “In grazia di Dio”, di Edoardo Winspeare, girato in Puglia, “Allacciate le cinture”, il film di Ozpetek, anch’esso girato in Puglia, e la rivelazione “Song ‘e Napule”, dei Manetti Bros.
Ma, come si diceva, l’aspetto sorprendente è quello che vede 5 film, sui 6 candidati alla migliore opera d’esordio, girati al sud da registi del sud (ma anche il sesto regista, Sidney Sibilia, è nato al sud, a Salerno!): da Pif, con “La mafia uccide solo d’estate”, a Emma Dante con “Via Castellana Bandiera”, a Sebastiano Riso, con “Più buio di mezzanotte”, a “Salvo” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, tutti girati in Sicilia, fino a Fabio Mollo (nella foto), con “Il Sud è niente”, girato a Reggio Calabria.
Una particolarità che si ripete anche nella categoria riguardante la migliore fotografia, con 4 candidature su 5 che riguardano film girati al sud (“Salvo”, con Daniele Ciprì, “Allacciate le cinture”, “In grazia di Dio” e “Via Castellana Bandiera”, con Gerardo Gossi, candidato anche per “Come il vento”) . Ma è nelle categorie musicali che le sonorità e gli autori del sud sono protagonisti quasi unici: per le candidature per la miglior colonna sonora, 4 sono i film girati al sud (“Più buio di mezzanotte”, “Allacciate le cinture”, “Via Castellana Bandiera” e “Song ‘e Napule”), il che sottolinea ancora di più il legame tra cinema, territorio e musica, più volte evidenziato; mentre per la migliore canzone originale, oltre ai film girati a sud, come “Song ‘e Napule”, sono tanti gli autori del sud, a cominciare da Giuliano Sangiorgi che, insieme ad Elisa, ha scritto “Ecco che” per “L’ultima ruota del carro”; e poi il crotonese Sergio Cammariere, che ha firmato “Siedimi accanto” per “Maldamore”, finendo con l’inedita coppia di interpreti sardo-napoletana formata da Geppi Cucciari e Peppe Servillo, per “Te quiero para vivir”, canzone del film “Un fidanzato per mia moglie”.
Dati importanti, ma che non esauriscono l’elenco delle candidature che riguardano il sud: da ricordare anche la coppia di attrici non protagoniste, Giuliana Lojodice e Claudia Potenza, candidate per “Una piccola impresa meridionale”, il film con il quale Rocco Papaleo è tornato a girare a sud, questa volta in Sardegna.
E non bisogna dimenticare che alcuni dei titoli citati hanno raccolto complessivamente numerose candidature (Winspeare 5, tra cui quella per l’attrice protagonista, Celeste Casciaro, moglie del regista; “Song ‘e Napule” 6, tra cui quella per la coppia di attori non protagonisti formata dal napoletano Carlo Buccirosso e dal pugliese Paolo Sassanelli e tra i protagonisti il napoletano Giampaolo Morelli, candidato in coppia con Alessandro Roja; “Allacciate le cinture”, con 6; il film di Pif con 5; “Più buio di mezzanotte”, con 4 ).
Senza contare l’ennesimo riconoscimento all’arte di uno dei più grandi registi italiani, nato in Calabria, ovvero Gianni Amelio, che ha ricevuto tre candidature per “L’intrepido”.
Naturalmente, l’analisi di questi dati ha un solo valore: quella di evidenziare il legame che si sta rafforzando sempre più tra cinema e territorio del sud, e che valorizza ulteriormente la creatività, i talenti e le potenzialità di sviluppo del territorio stesso.