Una nuova produzione per Scenari Visibili: dopo il debutto al Teatro CIvico 14 di Caserta, “H2io” arriva al Tip Teatro di Lamezia Terme, dove sarà in scena il 4 e il 5 gennaio, alle 21.
Lo spettacolo rientra, come ultimo appuntamento, in Ricrii16, la rassegna di teatro contemporaneo curata della Compagnia Scenari Visibili.
Si tratta di un nuovo testo di Dario Natale, anche regista e protagonista in scena. Lo spettacolo è stato realizzato con il supporto drammaturgico e tecnico di Luca Vittorino, la consulenza alla regia di Ester Tatangelo, quella drammaturgica di Michelangelo Mercuri; e ancora, consulenza tecnica e consolle Alessandro Rizzo, luci di Pasqualino Truzzolillo.
Il tempo, l’essere figli, l’essere adulti, il passato e il futuro: temi che sono al centro di “H2io”: “Che suono hanno le trombe del giudizio universale? Nel mondo di Mario, hanno il suono di un telefono dimenticato in un angolo buio di una casa di famiglia disabitata, la voce di un acaro che pone domande impertinenti come il grillo parlante di Pinocchio, l’annuncio metallico e nasale del venditore ambulante di varechina, il verso di oggetti quotidiani sopravvissuti ad uno sgombero, che nel gioco visionario di Mario diventano eroi di una fiaba. È la fiaba dei nostri tempi, in cui uomini e donne, ormai adulti, sono costretti a ritornare a casa dei genitori, a ricominciare tutto da dove sono partiti, bambini. Più generazioni, condannate ad essere perennemente figli, in un presente così sbilenco, da non lasciare neanche il tempo di potersi guardare intorno. Bollati da una società frettolosa come sconfitti, vivono il loro giudizio universale quotidiano tra le pareti di casa, senza apparente prospettiva di futuro, in un vortice di ricordi, nuovi propositi, rimpianti, trascinati come tronchi di legno risucchiati dalla corrente… ma uno spiraglio di luce si fa strada, un appiglio, un consiglio, una strana certezza…”.
Tematiche attuali e interessanti, dunque, quelle che Scenari Visibili propone nella nuova produzione: “H2io – si legge nelle note di regia – è un punto di vista da cui mirare un paesaggio interiore, un affacciarsi da una finestra lasciata chiusa dal tempo e che un soffio di vento ha riaperto, è una immersione, un fotogramma, un oggetto e, aldilà di essi, un passare tra i rulli di una revisione forse obbligatoria, cercando dell’umano, un rinnovato impatto ambientale; in un presente sempre più avaro di consapevolezza, di silenzio, di comprensione, ci è parso utile cercare un senso, il senso dello scorrere, per provare almeno a comprendere. H2io è l’immagine fluttuante di più generazioni, ci siamo posti ad osservare un tempo, accorgendoci di non avere tempo, troppe velocità condizionano il confronto, resta l’assenza di appigli ed il vuoto dietro la superficie patinata dei banner pubblicitari che nascondono un non finito di emozioni e sentimenti, di azioni e sguardi. Si crede nella vita di percorrere un cammino, sia esso accidentato o pianeggiante, che porti perlomeno ad uno stato di quiete, di serenità essenziale, ma durante il tempo dell’incertezza, molti cammini si interrompono, lasciandoti incredulo ed incapace di reagire, H2io è la storia di un uomo costretto a tornare sui propri passi, che vuole rinascere guardandosi intorno, per comprendere i motivi di una nuova appartenenza”.