Prosa, performance, laboratori, rappresentazioni dedicate ai ragazzi, spettacoli italiani e stranieri: tutto questo compone il menu dell’edizione invernale del Globo Teatro Festival. Dopo il successo degli appuntamenti proposti la scorsa estate, il progetto promosso dall’Associazione Pro-Pentedattilo onlus, con il partenariato artistico ed esecutivo della compagnia teatrale Officine Jonike Arti di Reggio Calabria, si sposta nel principale teatro cittadino, il “Cilea”, e nella galleria di Palazzo San Giorgio, che ospiteranno un programma di iniziative che si svolgeranno dal 7 febbraio al 10 aprile.
“Il festival teatrale che abbatte le frontiere” sarà incentrato, dunque, come già accaduto per l’edizione estiva, su una serie di iniziative differenti, ma che guardano, appunto, alla produzione sia calabrese, che del resto d’Italia, ma anche internazionale.
Si partirà il 7 febbraio, al “Cilea”, con un grandissimo nome, quello di Mimmo Cuticchio, “erede della tradizione dei cuntisti e dell’Opera dei Pupi riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio orale e immateriale dell’Umanità”, che sarà in scena a Reggio, in prima regionale, con “La Pazzia di Orlando”.
Altra prima regionale sarà quella di “Confusion”, sempre al “Cilea”, l’8 febbraio: si tratta del ritorno di Pierre Byland, “clown di fama internazionale, colui che ‘portò il piccolo naso rosso nel teatro di oggi e lo rese popolare con i suoi spettacoli’, come disse il suo maestro Jacques Lecoq”. Byland, già tra i protagonisti dell’edizione estiva, condurrà anche un workshop per attori, dal 2 al 7 febbraio.
Ancora una prima regionale, il 13 febbraio, questa volta nella galleria di Palazzo San Giorgio, che ospiterà “Notturno americano”, uno spettacolo reading tratto dall’opera di Emanuel Carnevali e dal romanzo “L’ultimo Dio” di Emidio Clementi, che sarà voce narrante, accompagnato da Corrado Nuccini ed Emanuele Reverberi.
Importante appuntamento sarà quello del 15 febbraio, al “Cilea” con una prima nazionale: lo spettacolo “El Triangùlo Azul”, della pluripremiata compagnia spagnola Micomicón, per la prima volta in Italia, con una pièce che racconta gli orrori dei campi di concentramento dei deportati spagnoli di Mathausen.
Un altro reading connoterà, invece, la sera del 23 febbraio: di scena, al “Cilea, in prima regionale, “La religione del mio tempo”, di Pasolini, con la voce recitante di Pierpaolo Capovilla, sul palco insieme al pianista Paki Zennaro.
Ancora una prima regionale sabato 7 marzo al “Cilea”: si tratta della produzione inglese “Napoleone in fuga inseguito dai conigli”, con l’attrice Nola Rae, “mimo famoso nel mondo per la capacità nel sovvertire la tragedie trasformandole in spettacoli umoristici”.
Nel programma del Globo Teatro Festival, poi, ci sarà uno “spazio speciale” per l’otto marzo: Donatella Venuti proporrà, nella Galleria di Palazzo San Giorgio, “Frida Kahlo – Io sono una donna d’acqua”, “un percorso dentro la mente di Frida Kahlo, simbolo della femminilità e della sofferenza tradotto in arte”.
Sempre nella Galleria, questa volta il 13 marzo, di scena una produzione calabrese, “Pasifae”, della Compagnia Scena Nuda, con Teresa Timpano. Produzione calabrese come “La lunga notte di Medea”, realizzata da Officine Jonike Arti, con Maria Milasi, Anna Maria De Luca, Alessio Praticò, Americo Melchionda, che andrà in scena al “Cilea”, il 10 aprile. Questo spettacolo sarà anche tra quelli rivolti agli spettatori più giovani, nell’ambito di una programmazione dedicata ai ragazzi, che si snoderà dal 7 febbraio al 9 aprile. Insomma, una serie di “esperienze multiculturali, spettacoli con nuovi linguaggi performativi, ricerche a cura di artisti tra i più acclamati e compagnie d’innovazione”.