Un progetto unico, che celebra l’arte di Brunelleschi, approda domenica 25 aprile, alle 17,05, in prima visione su Rai5: parliamo della produzione di Teatro Studio Krypton “Filippo Brunelleschi – Nella divina proporzione”, ideata e diretta da Giancarlo Cauteruccio, che ha commissionato la drammaturgia originale di questa opera a Giancarlo Di Giovine, collaboratore di Rai Storia.
Il progetto è nato nel 2020 per celebrare i 600 anni dalla fondazione della Cupola di Santa Maria del Fiore in Firenze.
“Brunelleschi è interpretato da Roberto Visconti, attore storico della compagnia, attivo sia in teatro che nel cinema. Gianni Maroccolo, musicista con cui Cauteruccio coltiva un proficuo dialogo artistico fin dal 1983, ai tempi di Eneide, ha composto un paesaggio sonoro originale, mentre la scenografia digitale porta la firma di Massimo Bevilacqua, esperto nell’applicazione del mapping video all’arte scenica, che ha disegnato anche i costumi.
Questo nuovo lavoro diretto da Giancarlo Cauteruccio mette in luce la vita e l’opera di Filippo Brunelleschi, svelando il particolare carattere che si nasconde dietro il grande talento e le geniali intuizioni dell’artista che ha dato vita al Rinascimento.
Già con “Muovere un cielo pieno di figure vive“, opera di teatro/architettura pensata per la facciata dell’Ospedale degli Innocenti di Firenze nel 2017, Giancarlo Cauteruccio rendeva omaggio a Ser Filippo ed indagava nel suo universo con interesse scientifico ed estetico, dando vita ad una creazione di forte impatto visivo e sonoro che si confrontava con uno dei suoi monumenti più celebri al mondo.
In “Filippo Brunelleschi-Nella divina Proporzione”, il regista porta in scena il corpo, il pensiero, la solitudine e il carattere forte e impenetrabile di colui che fece della prospettiva e della simmetria gli strumenti della bellezza non più dettata dal caso, dall’ombra e dalla fede, ma dalla ragione, il calcolo, la matematica, la luce. Quella luce chiamata a sovrastare il buio e l’ombra medievale”.
“Sappiamo tutto dei grandi artisti del Rinascimento Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Sappiamo invece molto meno della vita di Filippo Brunelleschi – osserva Di Giovine – eppure Brunelleschi anticipa questi artisti, li prepara, li indirizza verso nuovi orizzonti”. Ma Brunelleschi distrugge ogni suo scritto o bozzetto, usa codici segreti così come farà Leonardo, brevetta i suoi progetti, costruisce macchine straordinarie di cui non rivela i meccanismi nemmeno ai committenti. Il suo talento è completo, non trova confini, spazia dall’architettura alla scultura, si dedica allo studio del cosmo e, su richiesta, non disdegna di dedicarsi anche all’arte della guerra. Quello che lascia ai posteri non sono solo cupole, cattedrali e loggiati, ma soprattutto un’idea di città e un’idea di mondo che vede al suo centro l’umano. Un’idea che viene da lontano, dalle armonie e dalle proporzioni dei templi di Roma Antica che Brunelleschi recupera e perfeziona”.
Quello che questo progetto propone è, come sempre nel lavoro di Cauteruccio, un viaggio innovativo, “visionario, che coniuga il teatro con le nuove tecnologie da offrire al pubblico sia nella trasmissione digitale che nello spazio fisico”, attraverso la “suggestione visuale della scenografia dinamico/digitale del video mapping”,.
E con il progetto di questo spettacolo, “la compagnia Teatro Studio Krypton di Firenze il 2 ottobre 2020 è risultata prima dei cinque progetti selezionati dalla commissione esaminatrice del Bando Vivere all’Italiana sul palcoscenico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese in collaborazione con la Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura. Una importante iniziativa del Maeci di promozione e diffusione della cultura italiana all’estero che mira a sostenere la ripresa delle produzioni italiane nel settore dello spettacolo dal vivo e al rilancio internazionale grazie alla rete di Ambasciate, Consolati, Rappresentanze e Istituti Italiani di Cultura nel mondo.
Le riprese dello spettacolo, prodotto e registrato grazie alla vincita del bando Vivere all’Italiana sul palcoscenico, sono state effettuate al Teatro della Pergola di Firenze.
Lo spettacolo entrerà nel circuito della distribuzione teatrale della compagnia e concorrerà ad una tournèe internazionale che sarà votata dagli Istituti di cultura Italiani nel mondo, in collaborazione con il Mic”.