Grande attesa per i David di Donatello, che verranno consegnati domani sera: e per la Calabria, un po’ di più, visto che tra i candidati c’è anche un’attrice reggina (ma non solo, come vedremo in seguito). Parliamo di Daniela Marra, che ha ottenuto una nomination come migliore attrice non protagonista per “Esterno Notte”, di Marco Bellocchio. Una candidatura importante, riconoscimento di un intenso lavoro portato avanti in questi anni da Daniela Marra, già protagonista di film diretti da registi di livello, anche internazionale, e di popolarissime serie tv, da “Squadra antimafia” al recente “L’Ora – Inchiostro contro piombo”. Candidatura che evidenzia ulteriormente un dato che sta emergendo, in particolare nelle ultime due stagioni, ovvero il successo di numerosi giovani attori e attrici calabresi, sempre più presenti e protagonisti sul grande e sul piccolo schermo.
A partire da Carlo Gallo, attore teatrale, co-autore anche al cinema (da poco sono terminate le riprese di “Lux Santa”, documentario scritto insieme a Matteo Russo, anche regista) e interprete, solo per citare due film importanti e recenti, de “L’immensità”, accanto a Penelope Cruz, e de “L’ultima notte di Amore”, grande successo italiano con Piefrancesco Favino. Film, quest’ultimo, che, tra l’altro, vede nel cast un’altra attrice di origini reggine, ovvero Linda Caridi, volto di tante pellicole d’autore, come “Diabolik – Ginko all’attacco”, “Supereroi”, “Lacci” e il bellissimo “Ricordi?” di Valerio Mieli.
E ancora: Alessio Praticò, attore versatile e di grande intensità, interprete di tante serie tv e di film di successo, da “Boris” a “Il nostro generale”, a “Il cacciatore”, da “Il traditore” a “Odio il Natale”, a “L’afide e la formica”, diretto da un altro calabrese che in queste stagioni ha riscosso grandi consensi, Mario Vitale (regista anche del recente film per la tv “I cacciatori del cielo” ed attualmente sul set di una serie tv). Proprio “L’afide e la formica” segna l’esordio da protagonista di un’altra attrice reggina, Cristina Parku, che, dopo questa produzione, ha lavorato in importanti serie come “Petra” o “Sei donne – Il mistero di Leila”, ma che ha alle spalle già tante esperienze teatrali con alcuni tra i maggiori registi contemporanei.
Senza contare Francesco Colella, che, sempre in questi ultimi due anni, ha collezionato una serie di successi anche su piccolo e grande schermo (oltre che in teatro), l’ultimo in ordine di tempo quello con la serie “The Good Mothers” (ma sono da evidenziare anche i ruoli, sfaccettati e differenti, in “Vostro onore”, “Petra” e “L’ora – Inchiostro contro piombo”).
Non solo attori, comunque: da sottolineare, come anticipavamo, tornando ai David di Donatello, anche il lavoro dello sceneggiatore Emanuele Milasi, tra gli autori di uno dei successi di quest’anno, quel “La timidezza delle chiome” acclamato dalla critica e, appunto, tra i candidati ai David come migliore documentario.
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Paola Abenavoli
Paola Abenavoli, giornalista, critica teatrale e cinematografica, studiosa di storia della tv. Autrice dei saggi “Un set a sud”, “Sud, si gira” (titolo anche del primo sito su sud e audiovisivo, da lei creato), e “Terre promosse”. Già componente del Consiglio superiore dello Spettacolo, fa parte di Associazione nazionale critici di teatro, Rete critica e Sindacato nazionale giornalisti cinematografici.