Dal lupo delle favole a quel bosco che diventa passaggio di crescita, ma che è anche viaggio nel mondo della letteratura e della scrittura (come sottolineato dalla professoressa Tita Ferro), un viaggio come quello che dalla favola passa al racconto. Un viaggio vissuto anche dal Convegno nazionale sulla letteratura, giunto alla decima edizione (e ospitato, dal 18 al 20 aprile, presso l’auditorium dell’Istituto San Vincenzo): un’edizione che ha davvero sancito la maturità e rimarcato ancora una volta l’importanza di questo appuntamento, promosso come sempre dall’Associazione Pietre di Scarto. Una tra le edizioni più belle del convegno, che ha visto anche giovani autori incontrare gli studenti, confrontarsi su argomenti che li toccano da vicino, così come forme di narrazione, dalla favola al racconto, che ancora oggi li coinvolgono.
Autori che hanno raccontato altri autori, facendoli scoprire o riscoprire: dalla nuova prospettiva fornita al mondo della narrazione dedicata ai più piccoli da Gianni Rodari (descritto nell’interessantissimo intervento di Luisa Mattia, tra gli autori del programma Rai “Melevisione”), alla potenza narrativa di Carver e Cheever (di cui hanno parlato due giovani ospiti d’eccezione, Paolo Cognetti e Paolo Di Paolo, entrambi candidati al Premio Strega 2013); e poi Esopo e Fedro (nell’intervento di Rosa Elisa Giangoia), l’Italo Calvino autore di favole descritto da Saverio Pazzano, il Tolkien che attraverso la fantasia parla della vita, visto da Nancy Antonazzo, il Mario La Cava narratore poco noto di cui ha parlato il preside Bruno De Masi, il Checov abilissimo indagatore dell’animo umano, letto e analizzato da Stas Gawronski, il Conrad approfonditamente descritto da Giovanni D’Alessandro (che in occasione del convegno ha presentato il suo nuovo libro “La tana dell’odio”). Senza contare le panoramiche sul mondo del racconto e della favola, dello stesso Cognetti e di Saverio Simonelli (autore anche del volume “Nel paese delle fiabe”, presentato durante la “tre giorni” del convegno), che, come di consueto, è riuscito a trasportare con naturalezza il pubblico in un viaggio tra scritture e mondi lontani e diversi. Per finire con una coinvolgente Rosa Montero, scrittrice che è riuscita a trascinare gli studenti dei licei reggini presenti durante l’ultima giornata del convegno, con la sua lectio magistralis “Contro la morte”.
Interventi, tavole rotonde, relazioni accomunate tutte da una fluidità di pensiero che sottende una profonda riflessione ed anche uno sguardo comparativo sul mondo di oggi che ci fa comprendere ancora una volta l’universalità di alcune pagine e di tanti autori.
Insomma, anche in questo caso il convegno nazionale promosso da Pietre di Scarto ha fornito un momento di riflessione e studio mai fine a se stesso, mai distante dalla realtà e dalla platea, bensì coinvolgente e teso ad avvicinare alla conoscenza e all’approfondimento di un mondo, quello della letteratura, che può aiutare a comprendere, ad essere luce in quel bosco delle favole.