La prima serie web nata da un vero profilo Facebook: si presenta così l’ultima nata sulla rete, ovvero “#celeRentola”. Già dal titolo si intuisce lo stile: quello ironico della sua creatrice, ovvero Celestina Pistillo (nella foto), autrice e redattrice di tanti programmi tv (ha lavorato, tra l’altro, al Festival di Sanremo e a “I dieci comandamenti”). Proprio i suoi post, surreali e divertenti, con i quali descrive le difficoltà e gli episodi che possono accadere alle giovani donne nel mondo di oggi, hanno attratto l’attenzione del regista Duccio Forzano, il quale ha deciso di trarre da queste piccole finestre sul mondo quotidiano di una ragazza una serie web, su internet da fine gennaio.
Un’idea innovativa, in cui si racconta la quotidianità, “tra il teatro dell’assurdo di Brecht” e il mondo “magico e sognante di Amèlie”. Un ritmo veloce per episodi (per ora ne sono stati girati 12), della durata variabile da uno a 3 minuti, in cui la protagonista, interpretata da Beatrice Arnera, porta in scena una realtà che prende spunto da storie che uniscono accadimenti reali a quelli frutto di fantasia. Il tutto, con la regia appunto di Forzano e la partecipazione in video anche di personaggi noti, come Filippa Lagerback, l’attore Ernesto Maheiux e gli Zero Assoluto. La scrittura è affidata allo stesso Forzano, a Valentina Stangherlin e, naturalmente, a Celestina Pistillo, alla quale abbiamo chiesto di raccontarci come sia nata l’idea di “#celeRentola”: “In principio – afferma – c’era il mio profilo Facebook, dove ho sempre condiviso le mie storie quotidiane rincorrendo autobus, sogni, lavoro e normalità, poi venne Duccio Forzano. Con Duccio abbiamo lavorato a due edizioni del Festival di Sanremo, dove ho conosciuto anche sua moglie Valentina Stangherlin e, come spesso si fa, siamo rimasti in contatto sui social, fino a quando un giorno mi hanno chiamata e mi hanno detto: “I tuoi status creano dipendenza, sono praticamente delle sceneggiature, che dici, perchè non giriamo una web serie ispirata al tuo profilo?”. La risposta la conoscete!”.
L’ironia come chiave per affrontare e raccontare il mondo di oggi mi sembra una delle caratteristiche di questa nuova produzione.
“Tutti (credo) hanno avuto nella vita un amico immaginario. Bene, la mia amica, complice e salvatrice è sempre stata l’ironia. La nostra quotidianità è costellata da piccoli e snervanti ostacoli, dal traffico agli autobus che non passano, dalle file al supermercato agli incontri assurdi che si fanno in metro. Si puo’ scegliere di affrontarli in tre modi: isolarsi dal mondo ed ignorarli (non sempre possibile); incazzarsi vivendo tutto come una colossale perdita di tempo; osservare e lasciarsi trascinare dalla curiosità. Io ho scoperto un mondo e l’ho scoperto in questi momenti qui. Se è vero che “la destinazione” delle nostre giornate è importante è vero anche che la differenza del risultato è data da come si affronta il viaggio… per me ogni volta è un po’ una scoperta da condividere e raccontare. Come si dice? L’ironia ci salverà e io, speriamo che me la cavo”.
Come è nato il tuo interesse per la comunicazione, la scrittura sui social e, più in generale, su internet? Quali le differenze rispetto alla “scrittura televisiva”?
“Ho deciso che avrei lavorato per la televisione all’età di 5 anni, quando alla domanda: “Ma come ci finiscono le persone vere lì dentro?” mia nonna mi rispose: “E’ un segreto che conosce solo che ci lavora!”. E’ la curiosità ad avermi trascinata prima in tv, dove lavoro da 10 anni e poi nel mondo “dell’ Internèt”. La scrittura è sempre stato un bisogno primario, il mio modo di raccontarmi e raccontare il mondo, spesso dico che “ricerco i miei difetti negli occhi degli altri” ed è forse il motivo principale per cui scrivo, mi “ascolto” così. Sulla differenza tra scrittura televisiva e scrittura “social” potrei stare qui un giorno interno (credo sarebbe sequestro di persona). Quello che ti posso dire, però, è che in #celeRentola c’è il tentativo di tradurre la scrittura “social” in immagine “televisiva” preservando la natura di entrambe. E’ da questo tipo di esperimento che potrebbe venir fuori la novità, non solo nella forma ma anche nella sostanza”.
Quali i tuoi progetti dopo questa webserie?
“Continuare a fare quello che faccio lavorare per la tv, con un occhio e una consapevolezza diversa e il sogno di avere la possibilità di raccontare sempre più storie, quelle degli altri”.