Come abbiamo sottolineato ormai da tempo, il sud continua ad essere set. E la Puglia, in questo senso, vive un vero e proprio boom. Proprio in Puglia, per la precisione a Savelletri di Fasano, inizieranno il 4 ottobre le riprese di “Se sei così, ti dico sì” di Eugenio Cappuccio, prodotto dai fratelli Avati per Duea Film in collaborazione con Medusa Film, che lo distribuirà nel 2011, e con la partecipazione di Apulia Film Commission. Interprete principale uno dei più bravi attori della nuova generazione, nonché pugliese “doc” (accanto a lui sul set anche altri attori pugliesi), Emilio Solfrizzi.
Otto le settimane di lavorazione previste. Con un blog (www.seseicositidicosi.blogspot.com), online a breve, il regista, gli attori e la troupe racconteranno il film mentre si gira e dialogheranno con gli appassionati.
Scritto da Eugenio Cappuccio e Claudio Piersanti, e nato da un’idea di Antonio Avati, il film è ambientato tra la Puglia, Roma e il Texas.
La storia racconta di Piero Cicala (Emilio Solfrizzi), che è riuscito ad avere il suo momento di successo negli anni ‘80… con una sola canzone, Io, te e il mare, un fuoco di paglia che però ha fruttato un milione di dischi venduti. Purtroppo il protagonista non ha saputo gestire la sfolgorante fortuna e se l’è vista svanire tra le mani, velocemente e irrevocabilmente.
Piero, però, non è un depresso o uno che si butta giù più di tanto: ha carattere, lo stesso carattere forte e solare della Puglia, in cui ha fatto ritorno dopo il breve successo. Nel paesino pugliese, lavora nel ristorante diretto dalla sua ex moglie (Iaia Forte) e passa il tempo con l’amico barbiere (Totò Onnis), ex musicista anche lui, con i suoi colleghi di lavoro, e con un polpo in una vasca col quale parla ogni tanto. Una vita che sembra in qualche modo pacificamente assestata. Ma sulla quale piomba la proposta di un’importante trasmissione tivù, che lo ripesca come gloria del passato, invitandolo a Roma.
Nella capitale, poi, incontrerà la famosissima Talita Cortès (Belén Rodríguez), giunta in città per il lancio di un nuovo prodotto, e al centro di tutte le telecamere della città e del mondo del gossip.
Da qui tutta una serie di eventi comici e grotteschi, per una storia che porterà il protagonista ad approdare negli Stati Uniti.
Eugenio Cappuccio ritorna al cinema a quattro anni da Uno su due (presentato alla prima edizione del Festival di Roma) e dopo il recente Abecedario di Andrea Camilleri (un doppio dvd con libro edito da DeriveApprodi, per un lessico del Novecento, in cui lo scrittore siciliano si racconta in chiave ironica e sofisticata). Il regista si sofferma sulla scelta della Puglia, nonchè su quella dell’interprete: Solfrizzi è “uno degli attori italiani più versatili e simpatici che abbiamo: per il mio film è unico e insostituibile. E poi è pugliese: poche cose mi fanno ridere e affascinano come il dialetto pugliese; la gestualità, la filosofia di quella gente, la bellezza della Puglia, che è la California italiana. E pare lo diventerà sempre di più. Ci sono molti attori pugliesi nel film, perché un terzo della storia è ambientata là”.
Cappuccio, poi, pensa anche ai film prossimi venturi: “Mi piacerebbe girare Canale Mussolini del mio compaesano Antonio Pennacchi. Un capolavoro”.