“Le voci sole” – In concorso al Taormina Film Fest questa piccola opera prima di due giovani cineasti, Andrea Brusa (anche sceneggiatore) e Marco Scotuzzi. Tre soli personaggi per raccontare una storia quanto mai attuale: il potere dei social nelle nostre vite. Giovanni (Giovanni Storti del trio con Aldo e Giacomo) è un operaio milanese che a causa della pandemia perde il lavoro ed è costretto a trasferirsi in Polonia, come gruista in una fonderia. Ha una moglie, Rita (Alessandra Faiella) classica casalinga che sopravvive facendo “i mestieri” presso alcune famiglie, e un figlio adolescente (Davide Calgaro). Dalla fredda Polonia l’unico modo per sentirsi vicino alla sua famiglia rimasta a Milano è occupare il suo poco tempo libero in videochiamata con i suoi cari. Quando la moglie insiste per insegnargli in diretta a cucinare un piatto di spaghetti – preoccupata che lui non mangi – il figlio registra la videochiamata e la mette online per permettere al padre di rivedere il procedimento della ricetta. Ma inaspettatamente il video diventa virale e questi due comuni mortali in poco tempo diventano “Giovanni e Rita di internet”. Il figlio della coppia intuisce i benefici economici di questa improvvisa popolarità e dà così il via ad un fruttuoso business, convincendoli a fare altri video che riscuotono sempre più successo! Ma questa fortuna si rivelerà presto una sorta di trappola…. Come sempre ogni medaglia ha il suo rovescio, e questo film vuole proprio sottolineare la pericolosità dei social che possono , con un video apparentemente banale, improvvisamente creare migliaia di estimatori ma altrettanti haters. Sono questi ultimi “le voci sole” del titolo, persone che credono di sapere tutto solo per ciò che vedono e riversano le loro frustrazioni sugli oggetti delle loro antipatie.
I registi raccontano di una lavorazione molto travagliata, causa pandemia. La produzione del film ha subito vari stop fino a farli arrivare a pensare di gettare la spugna. Ecco perché – dicono in conferenza stampa – poter finalmente presentare il loro prodotto al pubblico è la più grande delle soddisfazioni. Un film “piccolo” per mezzi e personaggi ma con l’originalità delle idee di un’opera prima. Questi giovani autori dimostrano di avere le idee già chiare sia in fase di regia che di scrittura. E si perdona loro volentieri qualche ingenuità dovuta all’inesperienza a fronte di trovate registiche encomiabili e dialoghi mai banali. In questo li aiutano certamente le interpretazioni del sempre più lanciato Davide Calgaro, dell’ottima Alessandra Faiella e di Giovanni Storti che dimostra ancora una volta di funzionare bene anche senza i suoi “compari” , in un ruolo ironico ma certamente non comico, a volte addirittura amaro. Un prodotto interessante , quindi, che speriamo possa avere una distribuzione adeguata per poter essere fruibile ad un vasto pubblico.
Francesco Arcudi