LE CHOIX – La nuova opera del regista francese Gilles Bourdos è passata alla Festa del Cinema di Roma. La vicenda è ambientata per circa 80 minuti quasi interamente dentro un’automobile. Vi ricorda qualcosa? Ebbene sì, questo è un remake francese di quel “Locke” di Steven Night interpretato nel 2013 da Tom Hardy. In questa versione francese poco cambia, ma la differenza la fa il protagonista l’ormai affermatissimo Vincent Lindon, fresco vincitore della Coppa Volpi alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia.
La storia si svolge in tempo reale nell’arco di una notte, nella quale Joseph Cross viaggia verso Parigi per rqggiungere in sala parto una donna che non è sua moglie ma del cui nascituro egli è il padre. Nel frattempo però, oltre alle telefonate con questa donna, deve farne altre per risolvere problemi più grossi, familiari e lavorativi. Deve dire alla moglie e ai due figli che quella notte non tornerà a casa e confessare a lei il tradimento e l’arrivo di questo figlio. E far andare liscio un’importante operazione, che avverrà il giorno dopo nel cantiere in cui lavora, che potrebbe costargli il posto, vista la sua assenza. Ecco la sua “scelta” del titolo, assumersi la responsabilità di padre con questa donna che conosce appena, a costo di perdere famiglia e lavoro, per non ripetere lo stesso errore di suo padre che lo abbandonò da piccolo e col cui “fantasma” egli parla, tra una telefonata e l’altra. Il rischio noia parrebbe dietro l’angolo, se non fosse per una regia movimentata e frizzante e soprattutto l’interpretazione di Lindon, che – non solo non fa rimpiangere Tom Hardy – ma restituisce la figura di un uomo retto a cui il dolore ha insegnato a non ripetere gli errori di suo padre. Il risultato è quello di un film avvincente come un action, dal ritmo serrato, che non annoia un solo istante.
Francesco Arcudi