Il nuovo film di Saverio Costanzo (“La solitudine dei numeri primi” ma anche “L’amica geniale”) è oggi in concorso alla Mostra del cinema di Venezia. Un’opera interamente girata in Italia , ma con un cast internazionale, in cui spiccano Lily James, Willem Dafoe e il Joe Keery di “Stranger things”. Il regista italiano prova con questo progetto a crescere, anche produttivamente, e ad alzare l’asticella, riuscendoci almeno in parte. È la storia di una ragazza della Roma popolare degli anni 50 che per una serie di circostanze si ritrova a fare la comparsa in un colossal girato a Cinecittà con le star americane Josephine Esperanto e Sean Lockwood, suoi idoli. Si potrebbe parafrasare un noto titolo di Scorsese, “Tutto in una notte”, poiché proprio in questo arco temporale la vita della ragazzina cambierà completamente. Grandezza di mezzi, dicevamo, per Costanzo, che crea ottime ambientazioni in una Roma d’epoca e che sa decisamente come muovere la mdp e dirigere gli attori. E se Willem Dafoe non ha certo bisogno di conferme e Lily James regala una performance da attrice navigata (così come la Rohrwacher nel ruolo di Alida Valli,) sorprendente è Joe Keery in una prova di grande maturità. Ma è la nostra Rebecca Antonaci nel ruolo della protagonista Mimosa la vera rivelazione del film, che porta quasi interamente sulle sue spalle, restituendo con grande espressività la figura di una giovane borgatara alle prese con la materializzazione dei suoi sogni, che potrebbero però trasformarsi in incubi. Un coming of age particolare, dunque, forse un po’ troppo lungo ma di sicura efficacia, per un regista che si conferma un nome su cui puntare nel panorama italiano.
Francesco Arcudi