La Festa del Cinema di Roma 2024 si apre con il film “Berlinguer – La grande ambizione”, di Andrea Segre. Per i pochi che non lo sapessero, Enrico Berlinguer é stato uno dei più grandi politici degli anni ‘70 in un’Italia in forte crisi economica e sociale. Il film di Andrea Segre – lungi dall’essere un biopic agiografico – restituisce in maniera tridimensionale la figura pubblica e privata di questo importante personaggio nella storia d’Italia. Un uomo retto, che fortemente crede negli ideali del partito comunista e lotta quotidianamente per combattere il capitalismo e dare maggiore importanza alla classe dei lavoratori e all’uguaglianza dei diritti per tutti. Il film parte dal viaggio di Berlinguer in Russia nei primi anni ’70 e arriva alla fine del decennio, dopo il rapimento e conseguente uccisione di Moro da parte delle Brigate Rosse. E in mezzo la storia dell’Italia dell’epoca (l’avvento del comunismo, la strage di piazza Fontana e tanto altro), tra filmati di repertorio e scene di fiction. Elio Germano si dà totalmente al personaggio in modo come sempre viscerale, in un’adesione totale allo stesso, dalla postura all’accento sardo. L’ottima Elena Radonicich tratteggia la moglie Letizia come una donna dolce e comprensiva ma tutt’altro che fragile. Mentre un gran numero di bravi attori italiani impersonano i politici dell’epoca (citiamo almeno l’Aldo Moro di Roberto Citran e l’Andreotti del sempre eccellente Paolo Pierobon, e ancora Andrea Pennacchi, Paolo Calabresi e Fabrizia Sacchi, tra gli altri). Andrea Segre riesce perfettamente nell’intento di raccontare la figura di Berlinguer come politico capace di cambiare la storia d’Italia e come marito e padre amorevole, e ci restituisce uno spaccato dell’Italia in un periodo importante per la storia del nostro paese, senza mai annoiare o essere didascalico.
Francesco Arcudi