Sta per partire la terza edizione del Calabria Film Festival, promosso dalla Calabria Film Commission.
Dall’8 al 12 dicembre farà tappa a Reggio un appuntamento che negli anni scorsi ha già toccato Cosenza e Catanzaro. Giunge quindi in riva allo Stretto, dove l’attenzione del pubblico nei confronti del cinema è sempre alta.
Guardando il programma, l’impressione che si ha (siamo allo start, quindi, i giudizi e le eventuali critiche possono essere espressi solo dopo) è: star sì, ma senza eccedere; intenzione di puntare, come tematica caratterizzante, sul rapporto con ambiente e territorio; sguardo sulla Calabria.
Due temi, questi ultimi, che, a parere della sottoscritta (come peraltro evidenziato nella pubblicazione dedicata a questi argomenti, argomenti che si è cercato di sviluppare nell’ultimo decennio), occorre sottolineare come punti su cui fondare anche lo sviluppo del territorio.
Parlando del programma, il direttore artistico, Demetrio Casile – che è stato tra gli sceneggiatori del film di Comenicini, “Un ragazzo di Calabria” (nella foto, la locandina), film che verrà riproposto durante la rassegna – ha avanzato l’idea di riunire tutti coloro che lavorarono a questa produzione.
Un’idea interessante, che potrebbe servire anche ad un altro scopo. Ovvero, ricordare uno dei più grandi attori italiani, oggi purtroppo un po’ dimenticato: parliamo, naturalmente, del protagonista di questo film, Gian Maria Volontè. Partendo dalla presentazione di questa pellicola, riservare un momento al ricordo di questo magnifico interprete sarebbe importante, soprattutto per le nuove generazioni.
Tornando al programma del festival, previsti appuntamenti dedicati ad Oreste Lionello, a Saverio Strati e a Frank Gehry. Oltre alle proiezioni ed agli ospiti (da Monicelli, a Catherine Spaak, ad Enrico Lo Verso, a Pupi Avati, presidente della giuria).