BOILING POINT- Al Taormina Film Fest l’ultimo film in concorso. “Boiling point” parla della stressante vita di coloro che lavorano in un rinomato ristorante scozzese. In particolar modo la trama ruota intorno al capo chef, Andy (Stephen Graham, gia in “The Irishman” di Scorsese) uomo vessato da problemi familiari e finanziari. Andy arriva tardissimo al ristorante mentre è in corso un’ispezione sanitaria che multerà l’esercizio per non essere perfettamente a norma con le regole igieniche. Da lì, mentre il locale apre alla clientela, parte una catena di avvenimenti, scarico di responsabilità, rinfacciarsi favori e così via tra tutti i presenti in cucina (e non solo). che porteranno ad una conclusione drammatica. La vicenda si svolge in tempo reale, raccontando in un’ora e mezza- in maniera serratissima – la vita di questo locale e dei suoi lavoranti e clienti. Ma la particolarità è che il regista Philip Barantini (anche sceneggiatore) sceglie di raccontare il tutto con un unico grande piano sequenza di 90 minuti. Questo- grazie alla camera a spalla che raramente si ferma e agli avvenimenti in corso – conferisce al film un ritmo serrato che porta lo spettatore “dentro” lo schermo, senza un solo minuto di noia, toccando in maniera più o meno superficiale le vite di tutti i personaggi, dalla proprietaria all’aiuto cuoca, dalle cameriere ai lavapiatti. Tratto da un cortometraggio con il medesimo titolo dello stesso Barantini, “Boiling Point” si rivela un film dalla ricetta impeccabile, da gustare tutto d’un fiato.
Francesco Arcudi