La sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma ha presentato fuori concorso “Cyrano” di Joe Wright (“Espiazione”, “L’ora più buia”). Si tratta di una (ennesima) rilettura del classico di Rostand, stavolta in chiave di musical e con una differente “diversità” del protagonista: laddove il segno distintivo di Cyrano è sempre stato il naso lungo, stavolta è rappresentato dal “piccolo” (ma enorme attore) Peter Dinklage (“Il trono di spade”). La storia è arcinota, parla dell’amore del colto e poetico Cyrano per la sua da sempre amica Roxanne, alla quale non rivela il suo sentimento per insicurezza sul suo aspetto esteriore. Anzi aiuta l’aitante cadetto Christian a conquistare la ragazza scrivendo bellissime lettere di cui il ragazzo si finge autore. Diremo subito che è un film imperfetto nella sua pomposità e magnificenza visiva. I bellissimi costumi dell’italiano (e pluripremiato) Massimo Cantini Parrini e le stupende scenografie, ricostruite anche a Noto e sull’Etna, sono una gioia per gli occhi ma non bastano ad appassionare lo spettatore. Anche le canzoni non sono il massimo, sia pure con dei bei testi che calzano perfettamente alle situazioni descritte. Rimane la virtuosa regia di Joe Wright con carrellate e movimenti di macchina a volte arditi – soprattutto nei duelli – che conferiscono ritmo alla pellicola. E ovviamente le ottime interpretazioni, dal già citato e immenso Dinklage alla comprimaria Haley Bennett, deliziosa nel ruolo di Roxanne, così come il resto del cast. Da vedere solo per questi motivi o se si è particolarmente attratti dall’arte di Rostand.
Francesco Arcudi