Al via stasera, sabato 24 Luglio, alle ore 21,15, la dodicesima edizione di Verso Sud, Festival del cinema mediterraneo a Catonateatro. Un Festival che è cresciuto in questi anni “grazie alla guida del suo Direttore, il compianto professore Petrolino, ideatore assieme alla Polis Cultura della kermesse oggi portata avanti da Luciano Pensabene, membro del direttivo Polis, cresciuto all’ombra dei maestosi pini di Catonateatro”, iniziativa cui hanno dato vita, nel 1986, il padre Ettore Pensabene e Lillo Chilà.
“L’idea di organizzare un Festival con opere che fossero ambientate prevalentemente nel Sud Italia, con una finestra sui Sud del mondo, incontra in quegli anni una vera e propria esplosione delle Film Commission, con Puglia in testa, Campania ovviamente, ma anche Sicilia e le promettenti Basilicata e Calabria…Da lì a poco tempo, visto il successo della rassegna, parte la proposta, subito accolta con entusiasmo dalla cooperativa Polis Cultura organizzatrice degli eventi, di istituire un Premio nazionale che ogni anno possa essere assegnato ad una grande personalità del mondo del Cinema. La concomitanza del Festival Catonateatro ha fatto sì che negli anni si esibissero sulle tavole del suo palcoscenico artisti che parallelamente erano presenti nei film che venivano proiettati nella rassegna Cinema. E quale migliore occasione per consegnare il Premio Verso Sud? Così, edizione dopo edizione, il riconoscimento è andato al grande Gigi Proietti, a Carlo Buccirosso, Ficarra e Picone, ma anche e soprattutto ai giovani talenti calabresi che negli ultimi anni hanno avuto l’attenzione della stampa nazionale per la loro bravura: Fabio Mollo, Daniela Marra, Alessio Praticò, Paolo Tripodi e Marcello Fonte. Due anni fa è venuto a mancare lo storico direttore Nicola Petrolino ed il Premio da allora porta il suo nome ed è realizzato dal Maestro orafo Michele Affidato che non ha bisogno di presentazioni.
Quindi il legame con la Calabria e i suoi talenti continua anche quest’anno, c’è un continuum perché la nostra terra è sempre più ricercata dalle produzioni nazionali. Il cinema calabrese è in fermento da diversi anni, si pensi alle fiction, agli attori, come quelli citati, ai registi, ma anche al lavoro recente della Film Commission Calabria guidata da Pino Citrigno, che ha attirato sul nostro territorio molte produzioni che hanno realizzato film finiti poi in grandi Festival in giro per il mondo, restituendo una immagine viva e poetica della Calabria, lontana da quella stereotipata che conosciamo bene. Il paesaggio in questi film è protagonista al pari degli attori che lo raccontano e Verso Sud nelle sue ultime edizioni ha voluto sottolineare questo aspetto, nella direzione tracciata dal caro Petrolino che non smetteremo mai di ringraziare. E questo legame ci porta anche quest’anno a premiare un’opera ambientata in Calabria, tra gli splendidi scenari della Sila. Sto parlando del film “Regina” del regista di origini catanzaresi Alessandro Grande già vincitore con il precedente Bismillah del David di Donatello per il miglior film corto, che abbiamo deciso di proiettare durante la serata di premiazione che si svolgerà il 16 di Agosto. In quell’occasione avremo anche l’onore e il piacere di avere con noi il maestro Affidato che in apertura della serata presenterà la sua ultima collezione”.
“Verso Sud anche in questa 12esima edizione è pronto ad offrire ai suoi spettatori il meglio della produzione cinematografica ambientata a Sud, non solo d’Italia. Per quanto riguarda la cinematografia internazionale quest’anno tocca al Medio Oriente, una regione che affronta da sempre questioni spinose, tra queste quella decisiva della libertà delle donne e del coraggio delle loro scelte, tematiche presenti nei tre film selezionati: Un divano a Tunisi, Dio è donna e si chiama Petrunya e Crescendo, che chiude la rassegna, un inno alla pace tra israeliani e palestinesi auspicato attraverso il linguaggio alto della Musica. Il Sud del nostro paese è ben rappresentato da 7 opere che ancora una volta ci fanno capire quanto il Cinema italiano sia vivo e di grande qualità, con storie pervase di umanità e coraggio, raccontate con un linguaggio forte e spesso innovativo. Ritorna in molti di questi film la figura femminile come protagonista: storie di adolescenti e di donne in cerca di riscatto, costrette a lottare in contesti di degrado urbano e morale (Nevia, Picciridda, Semina il vento, Le sorelle Macaluso); ma anche storie di padri e di figli alla ricerca di un rapporto perduto da recuperare (Tutto il mio folle amore, Padrenostro, Regina). Stimoli visivi e narrazioni che ci giungono come sempre da Sicilia, Calabria, Puglia, Campania ma anche dai Balcani, Palestina e Israele, Tunisia e che ci aiutano a ridisegnare una geografia dell’anima e un paesaggio umano in grado di farci riflettere sui tempi che stiamo vivendo”.