AINDA ESTOU AQUI (Sono ancora qui) – Il nuovo film del pluripremiato Walter Salles (Central do Brasil, I diari della motocicletta) sbarca alla Mostra del cinema di Venezia in concorso e mette d’accordo tutti, critica e pubblico. Siamo a Rio de Janeiro nel 1971, dove la vita della bella famiglia di Eunice, moglie di un ingegnere ed ex deputato, viene sconvolta quando lui viene portato in caserma dalla polizia e da quel momento scompare. La moglie e una delle quattro figlie vengono trattenute e interrogate, e accusate di proteggere il capofamiglia che secondo loro apparterrebbe a un commando terroristico. La vita di questa povera donna e dei suoi cinque figli non sarà mai più la stessa, e lei diventerà avvocato a 48 anni, dedicando il resto della sua vita ai diritti civili. Siamo in piena dittatura, il periodo dei tantissimi desaparecidos, e questa è solo la storia (vera) di una delle tante famiglie la cui vita è stata definitivamente rovinata dagli abusi del governo dell’epoca. Ma nel momento della presidenza di Bolsonaro in Brasile, in cui le cose iniziavano a ricordare da vicino i terribili fatti degli anni 70, il regista ha avuto l’idea di preparare un film sulla questione, per non dimenticare. Affida il ruolo della protagonista alla straordinaria Fernanda Torres, una delle più grandi attrici brasiliane, che dà corpo e anima al personaggio di Eunice, lavorando di fino con microespressioni che restituiscono il dolore di una donna forte, che non perde mai la sua dignità, e restituiscono una figura di grande spessore. Ma tutti gli interpreti (occhio ai giovanissimi) sono fantastici, in un film necessario per tenere vivo un pezzo di storia del Brasile, ma in fondo dell’umanità, che non va dimenticato, affinché certi orribili crimini non si ripetano più.
Francesco Arcudi