E’ tratto dall’autobiografia di Priscilla Beaulieu Presley “Elvis and me” il nuovo film di Sofia Coppola, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Seguiamo Priscilla e la sua conoscenza di Elvis nella base militare tedesca nella quale la giovane visse con la famiglia, mentre il già famosissimo artista prestava servizio obbligatorio. Nonostante la giovanissima età della ragazza Elvis se ne innamora e col passare del tempo la porta con sè a Graceland, fino a sposarla. La rappresentazione della vita della coppia finisce con l’abbandono del tetto coniugale da parte della donna, sulle note di “I will always love you” eseguita da Dolly Parton. La figlia del grande Francis Ford Coppola è sempre stata attratta da storie di donne e dalla loro crescita ed emancipazione, come in “Lost in translation” o “Marie Antoinette”. Stavolta però non centra il bersaglio, costruendo un film vuoto, superficiale, giocato tutto sull’estetica. La maniacale cura dei dettagli, i primissimi piani degli oggetti, le belle scenografie, la particolare fotografia (ma perché così scura, soprattutto nella prima parte?) non aiutano più di tanto un progetto che si ferma alla mediocrità. E a nulla possono le interpretazioni del belloccio Jacob Elordi (da “Euphoria”) nel ruolo di Elvis e della pur brava Cailee Spaeney in quello della protagonista. Ne vengono fuori due personaggi monodimensionali, lui stupidotto, un po’ psicopatico, lei una ragazzina debole e influenzabile che sembra accettare il suo destino senza battere ciglio, fino alla repentina decisione finale. Un’occasione mancata per la brava Sofia Coppola che ha dimostrato altrove molto meglio il suo indiscutibile talento.
Francesco Arcudi