“L’amore è bellezza e donare è un atto d’amore”: donare arte, “che è già storia e può essere una testimonianza storica”, di una città, di un modo di vederla, di raccontarne i suoi miti.
Da questi presupposti nasce la decisione dell’artista reggina Eugenia Musolino di donare all’Archivio di Stato di Reggio Calabria 31 sue opere (incisioni e un quadro ad olio) dedicate, appunto, al mito.
Una scelta non consueta, quella di donare opere d’arte ad un Archivio: proprio per questo, il percorso per formalizzare la donazione delle opere – che, come specificato appunto dalla direttrice dell’Archivio reggino, Mirella Marra, costituiscono una testimonianza storica – è stato lungo e articolato. Ma la volontà delle parti di arrivare a questo momento è stata forte: ed oggi, nella sede dell’Archivio, è possibile ammirare queste incisioni (l’artista ha donato sia le calcografie che le matrici), realizzate nel 2003 da Eugenia Musolino in occasione di un’esposizione voluta dall’Istituto Italiano di cultura di Atene, e che ripercorrono questo mito, ma anche temi e sentimenti universali.
Il mito della fondazione di Reggio, dunque, ma anche l’unione tra passato e presente, lo sguardo proiettato verso il futuro, il divino, la nascita, la morte. Immagini che legano la terra e il cielo, come la figura femminile che diviene albero, come simbolo che con le proprie radici è legato alla terra, ma che con i rami è proteso verso il cielo.
Il mito, “la cui bellezza è anche costituita dal fatto che ognuno può raccontarlo attraverso le storie di oggi”, come sottolineato l’artista, nel corso della conferenza stampa (che ha visto anche la presenza del notaio Maria Federico) durante la quale è stata illustrata questa iniziativa.
Arte e storia nello stesso tempo, ha evidenziato ancora Mirella Marra: un dono per la città, per i posteri, nel segno, ha concluso, di un desiderio, quello di continuare a promuovere e tutelare il nostro patrimonio storico.