Trent’anni di fotografia: Antonio Sollazzo festeggia questo speciale “compleanno” con una mostra – che si potrà ammirare all’Arena Neri di Catonateatro, fino al 23 agosto – dedicata ad uno dei soggetti preferiti della sua attività, ovvero il teatro. E così, dopo l’esposizione riservata alla figura femminile (conclusasi il mese scorso e ospitata presso l’Accademia di Belle Arti), l’obiettivo si sposta sul palcoscenico: trent’anni di carriera e trent’anni di ritratti, di foto di scena che colgono l’essenza di un artista, di uno spettacolo, di un momento di danza, di un’espressione, di un’emozione trasmessa sulle tavole di Catonateatro o del “Cilea”.
Antonio Sollazzo coglie i momenti degli spettacoli, attraverso il bianco e nero che tratteggia numerosi volti noti (da Gigi Proietti a Luigi De Filippo, da Pamela Villoresi e Chiara Muti a Massimo Dapporto, da Lello Arena a Moni Ovadia, passando per Michele Placido, Isa Danieli, Lina Sastri, Al Bano, Massimo Ranieri, Pino Caruso, Gilberto Idonea, Mariangela D’abbraccio e molti altri), colti nell’intensità della loro interpretazione o esibizione musicale. E ancora: il colore che ci riporta la plasticità della danza, il fascino delle atmosfere ricreate dai Momix o l’ironia ed il divertimento regalato dalle espressioni e dalla comicità di Ficarra e Picone.
Tantissimi personaggi passati dai palcoscenici reggini, che hanno regalato al pubblico momenti di riflessione, risate o evocato ricordi: attraverso le immagini in mostra si ripercorrono gli anni di attività dell’autore, ma anche, proprio grazie ai suoi scatti, le emozioni di spettacoli o concerti che il pubblico ha vissuto in questi anni, facendo – come recita il titolo della stessa mostra – un salto nel passato.
Un salto nel mondo del teatro, un mondo fermato dall’obiettivo di Antonio Sollazzo, che fa rivivere quelle atmosfere, coglie espressioni e “quadri pittorici” ricreati sul palcoscenico (su tutti, la foto di Dapporto in “Un borghese piccolo piccolo”) , riporta alla memoria spettacoli che hanno affascinato gli spettatori, delinea il senso di quelle storie portate in scena. Trent’anni di carriera, celebrati con un viaggio in un universo magico, quello del teatro, che la fotografia può riuscire a ricreare ed evocare, come in questo caso.