Continua il cammino del C.Re.Sco.: il progetto nato circa un anno fa, è stato infatti presentato nella prestigiosa vetrina del festival Primavera dei Teatri, a Castrovillari.
Si tratta del Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea, nato su iniziativa di 46 operatori dello spettacolo dal vivo, direttori di festival e teatri, artisti e critici. L’obiettivo di questo Coordinamento “è attivare un processo di maggiore riconoscibilità del contemporaneo nella società nazionale, e favorire un’evoluzione dei sistemi nazionale e locali, del teatro, della danza e della performing art”.
In sostanza, la finalità è quella di “mettere assieme gli operatori e gli artisti italiani della scena contemporanea e farli lavorare congiuntamente per costruire un progetto e una sensibilità che siano insieme poetici e politici, necessari per continuare a creare bellezza e pensiero ma anche funzionali alla difesa della dignità lavorativa di chi opera in questo settore, al recupero di un ruolo riconosciuto per gli artisti del contemporaneo nel contesto sociale nazionale, alla crescita complessiva dei linguaggi della ricerca e dell’innovazione”.
Tra i risultati concreti e immediati che C.Re.S.Co. si prefigge c’è una ricerca per realizzare una mappatura completa e attendibile delle caratteristiche dei singoli lavoratori e delle strutture che operano nell’ambito della contemporaneità.
Il C.Re.S.Co., presieduto da Luca Ricci, 34 anni, regista teatrale e direttore del Kilowatt Festival, sta portando avanti la propria azione attraverso incontri di lavoro e momenti, come quello di Castrovillari, in cui far conoscere il Coordinamento e rendere noto anche il progetto dell’indagine statistica, diffondendo il questionario, dal titolo “Rispondi al futuro”: un format, che si può anche compilare online, sul sito del C.Re.S.Co., www.progettocresco.it.
Dunque, un progetto che si propone di unire le realtà che operano in tutta Italia, con la convinzione che proprio dall’unità, dalla condivisione e dalla conoscenza si possa partire per migliorare sempre più il settore.