“Nell’ambito degli eventi della programmazione “Questione di sensi” del sodalizio de “Le Muse” di Reggio Calabria, continuano gli appuntamenti domenicali e come sempre grandi eventi che rendono la città e le principali cittadine della provincia, accattivanti nel rispetto della memoria post terremoto del 1908.
L’Associazione Culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” promuove dunque, da un anno, un progetto di lettura storico–artistica sulle “Dimore Storiche Calabresi”. Tale percorso vuole essere un invito alla conoscenza di aspetti architettonici e decorativi che diano un’identità ritrovata sui territori e sulle principali realtà che riconducono all’identificazione di stili e andamento di gusto dal 1700 alla prima metà del 1900.
Giuseppe Livoti, promotore ed ideatore di tale progetto di valorizzazione, ricorda come tale idea sia nata per tramandare alle nuove generazioni l’andamento di gusto e la sensibilità di edifici importanti non storicamente riconosciuti e come una prima vera e propria mappatura sia stata fatta con un primo step nell’ambito di “Casa Reale”, documentario realizzato in 12 puntate, grazie all’impegno dell’ing. Bruno Taverna editore di Melito tv. Livoti ricorda come “Palazzo Malgeri si trova ubicato su Corso Umberto 1, via importante nel centro di Bova Marina. Fu costruito, quale residenza di Antonino Malgeri su sua idea progettuale ed oggi abitata dalle eredi.
L’edificio semplice ed elegante si inserisce nell’ambito di un liberty che coniuga decoro e funzionalità ed è caratterizzato da un piano nobile, mentre, al piano terra, un tempo era ospitata una Agenzia della Banca Popolare di Brancaleone diretta dallo stesso Antonino Malgeri.
Per l’occasione, domenica 21 luglio alle ore 20, presso il giardino di inverno della dimora, si terrà alla presenza del sindaco Saverio Zavettieri, di rappresentanti dell’amministrazione comunale, della vice presidente Francesca d’Agostino, la consegna da parte del direttivo, di una targa informativa che verrà posta sulla facciata, affinché possa servire come approfondimento a passanti, storici e curiosi. “Le Muse” non potevano rimanere ferme di fronte a questo importante patrimonio, poiché consapevoli che spesso ci rechiamo nelle città d’arte e visitiamo residenze per capire cosa racconta il territorio e le famiglie che le hanno caratterizzate e mai si è pensato nella città metropolitana ad un itinerario –duraturo- che potesse fare vedere al turista queste strutture che identificano soprattutto in Calabria, la ricostruzione post- terremoto 1783 e che potrebbe essere, invece, l’alternativa ai Bronzi di Riace o alla visita degli edifici di culto, spesso chiusi e poco fruibili poiché miopi nella promozione e nella divulgazione sempre eseguita forse con occhio localistico e non proiettati nel panorama turistico nazionale. La prima targa già consegnata questo inverno invece è già esposta presso il settecentesco Palazzo d’Agostino di Serrata”.